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Teatro in carcere

VIDEO- Carcere di Volterra, l'appello di Punzo:"Vogliamo il teatro per la crescita della Compagnia e come valore aggiunto per la città"

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Volterra è famosa per le sue mura di cinta, per la lavorazione artigianale dell'alabastro ma soprattutto per detenere uno dei carceri che la storia ricorda tra i più duri e punitivi d'Italia.

 

Una fortezza medicea che si impone maestosa sulla collina, composta di due corpi uniti, il Cassero ed il Mastio, uniti tra loro da alte mura difensive, al tempo di Lorenzo de' Medici, volte al controllo della città.

 

Famoso per durezza e severità, il carcere, trova la sua grande svolta nel 1988, con l'arrivo del regista e drammaturgo napoletano, Armando Punzo, che per la prima volta, porta all'interno del penitenziario, il teatro, formando, quella che da trentuno anni porta il nome di Compagnia della Fortezza.

 

Una rivoluzione, che ha portato nel corso del tempo apertura, sia interna, che alla comunità nazionale, fino ad arrivare oggi, ad essere riconosciuto proprio per le attività rivolte ai detenuti.

 

"Non è importante il luogo, se uno mette al centro della sua ricerca artistica, culturale e umana, l'uomo, è evidente che il teatro può essere una grande possibilità per accedere, a quelle che sono delle potenzialità dell'essere umano, che normalmente invece in questo luogo, ma purtroppo anche fuori dal carcere, sono depotenziate ed impoverite." "La mia presenza continua e totale ha portato sicuramente al formarsi di straordinari attori e alla lenta ma continua trasformazione di quel luogo."

 

La sua è stata una scelta professionale, scegliendo di avvicinarsi solo ad attori non professionisti, proprio per ritrovare quella purezza e naturalezza di un soggetto non compromesso da insegnamenti o tecniche sceniche.

 

Il sogno di Punzo, che vive il penitenziario come luogo dove inventarsi un nuovo teatro, lontano da ogni forma di stereotipo, è quello di creare un teatro stabile in carcere. Tramite il D.A.P., era stato istituito un finanziamento di circa un milione di euro, per la realizzazione di questa struttura, inspiegabilmente bloccati, senza una risposta, una soluzione, un volto con cui confrontarsi.

 

Il Garante dei Detenuti della Toscana, Franco Corleone, ha annunciato uno sciopero della fame, se non si ricevono risposte concrete al blocco immotivato, della somma finanziata.

 

Il Carcere di Volterra come ci spiega Punzo: "E' ad oggi una delle maggiori aziende sul territorio, pensiamo a quanta gente ci lavora, quanta gente compra casa a Volterra, quanto indotto porta?" E continua: "Una buona parte della problematica sulla costruzione di questo teatro, viene proprio da una parte della cittadinanza e di chi l'ha amministrata, che non capiscono come questo sia un progetto di grande civiltà, e che tende a risolvere in gran parte dei casi, la formazione dei detenuti".

 

di Costanza Castiglioni

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