"La Toscana vuole reintrodurre la tassa d'iscrizione 'per l'abilitazione all'esercizio di professioni e di attività economiche', abolita nella nostra regione dal 2013. Così potenziali imprenditori, ma anche professionisti come avvocati, commercialisti, psicologi, e tutti coloro che devono sostenere un esame per aprire un'attività o iscriversi ad un ordine dovranno pagare, oltre a tutte le altre spese d'esame e marche da bollo, fino a 100 euro di contributo alla Regione. Si tratta di una scelta inaccettabile contro la quale ci batteremo duramente in Consiglio". E' quanto afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli, che denuncia la reintroduzione della tassa nel documento collegato alla legge di stabilità che sarà discusso in Consiglio a partire dalla prossima settimana.
"Il sistema vessatorio della sinistra non si smentisce mai - sottolinea Donzelli - per di più questa volta stanga e va a colpire tutti coloro che, in un momento così difficile dal punto di vista economico, hanno deciso di scommettere su se stessi, prendendo un'iniziativa imprenditoriale o avviando una professione, quando già oggi pagano cifre salatissime per sostenere esami ed avviare le attività: anziché incentivarli eliminando burocrazia e tasse, i geni del Partito democratico pensano bene di stangarli. I 100 euro, secondo il testo dell'art.9 della Pdl n.147 collegato alla legge di stabilità 2017, finiranno nelle casse della regione come 'rimborsi e altre entrate correnti'. Se il presidente Rossi e la sua giunta pensavano di far passare sotto silenzio questo provvedimento ingiusto e assurdo si sbagliavano di grosso - conclude Donzelli - la sinistra continua a minare la ripresa dell'Italia: noi non accettiamo questa ennesima ingiustizia e la fronteggeremo in aula senza fare sconti".
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