A Firenze da alcune settimane si vive un periodo di indiscutibile nervosismo: alcune scelte della Società non sono condivise da una parte della tifoseria e della critica, così come alcune dichiarazioni della Proprietà non sono state seguite dai fatti.
Ad acuire gli attriti, durante la finestra di calciomercato invernale, ci sono state una serie di dichiarazioni da parte di Sousa che, più o meno direttamente, ha manifestato il suo disappunto per la gestione della campagna acquisti. Oramai, però, i giochi sono fatti e la Fiorentina dovrà arrivare a fine stagione con quel che ha. Per raggiungere il massimo possibile serve unità e tutti, fino a ieri sera dopo la vittoria sull'Inter in rimonta, hanno fatto un passo indietro. “Dobbiamo cercare di migliorarci attraverso l'unità: questo è l'unico modo per continuare a competere a livello alto – aveva dichiarato, gettando acqua sul fuoco, Paulo Sousa sabato scorso – non è facile trovare nel calcio una Proprietà stabile economicamente e con un'immagine importante (come la Fiorentina, ndr), penso che la questione sia solo di comunicazione, credo che si possa migliorare tantissimo”. I 30.000 tifosi accorsi al Franchi ieri hanno sostenuto la squadra per tutta la partita, senza cori o striscioni polemici, ma nel dopo gara ci ha pensato il Presidente operativo Mario Cognigni a compiere l'ennesimo errore di comunicazione. E pensare che l'esordio davanti ai cronisti che lo attendevano fuori dalla Tribuna autorità era stato promettente: “Confermo quello che ha detto Paulo Sousa – ha spiegato Cognigni in merito al buon rapporto tra il tecnico e la Società – non poteva dire una cosa diversa”. Poi lo scivolone. Interrogato sull'assenza dallo stadio di Andrea Della Valle di ieri, Cognigni ha dichiarato: “A chi vive di emozioni, passione e ha fatto sacrifici come Andrea questo è un clima che sinceramente fa poco piacere, per cui ha deciso di rimanere un po' fuori e di riflettere”.
Oggi sulle radio cittadine legate ai colori viola non si è parlato di altro. In barba all'unità auspicata da Sousa e la splendida vittoria in rimonta ai danni dell'Inter, ci si dimentica che la Fiorentina ha consolidato il terzo posto in classifica e si scontrano le opposte fazioni. C'è chi accusa Andrea Della Valle di dimostrare con questo atteggiamento debolezza e “coda di paglia” (visto il periglioso calciomercato chiuso oltretutto in attivo), e chi, di contro, afferma che la reazione è la giusta conseguenza alle critiche ricevute.
Affermare che il Presidente onorario era assente per motivi di lavoro, sarebbe stata la giusta scelta per chiudere la questione. Nei prossimi giorni, dopo un confronto interno tra tutte le componenti, la Proprietà avrebbe potuto parlare alla Città facendo un po' di chiarezza ed esponendo una linea comune. È evidente che si sarebbe ostentata una pax di facciata, nella querelle Sousa-Proprietà-Dirigenza ci sono stati errori da parte di tutti che avranno lunghi strascichi e conseguenze, ma in questo momento sarebbe stata la soluzione più logica per il bene della Fiorentina.
Comunicazione: questa sconosciuta in casa Viola.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione