Pene ridotte dalla corte di appello di Firenze nell'ambito di una tentata estorsione, in cui vennero esplosi alcuni spari il 23 gennaio 2017 contro l'auto e l'azienda dell'imprenditore fiorentino Andrea Bacci.
I giudici di Firenze hanno condannato Giuseppe Raffone e Pasquale D'Alterio, rispettivamente a 6 anni e 2 mesi e a 5 anni e 4 mesi, di reclusione.
In primo grado Raffone era stato condannato a 7 anni e mezzo, D'Alterio a 6 anni e 9 mesi. D'Alterio, imprenditore di origine campana residente nel Pistoiese, tra l'altro già campione mondiale di bocce, e Raffone, catanese, furono arrestati circa un mese dopo il fatto nell'ambito di indagini del pm Christine Von Borries, che poi hanno portato al processo.
Dietro agli atti intimidatori nei confronti di Bacci ci sarebbero stati motivi di natura economica, in particolare un credito da 270.000 euro messo a rischio dalla richiesta di bancarotta di Coam, azienda di costruzioni controllata da Bacci.
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