"I dirigenti del Partito democratico restituiscano di tasca propria i soldi ricevuti grazie a finanziamenti europei e affidati in maniera irregolare a Fidi Toscana, perché secondo la Commissione europea doveva esserci un bando pubblico che invece non c'è stato.
Gli esponenti della sinistra toscana, ancora una volta e in barba ad ogni regola, più che intervenire sull'economia reale hanno giocato a fare i banchieri e dopo aver distrutto Mps e Banca Etruria oggi arriva la conferma di un fatto che avevamo più volte denunciato: la finanziaria della Regione è stata utilizzata a piacimento per finanziare gli amici degli amici. E per questo adesso la Regione, che ha affidato senza bando un'enorme quantità di soldi pubblici a Fidi Toscana, rischia un grave ammanco economico nel proprio bilancio". E' quanto afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli, commentando la risposta della Commissione europea alla denuncia formulata nel dicembre 2014 dall'ex Consigliere di amministrazione di Fidi Toscana.
"La Commissione Ue dice che i soldi europei non sarebbero potuti andare direttamente a Fidi - sottolinea Donzelli - questo significherebbe rivedere tutti gli affidamenti dei fondi degli ultimi anni: non possiamo accettare che a pagare per le furberie del Pd siano i cittadini, chi ha sbagliato si prenda le proprie responsabilità visto che, tra le altre cose, l'attuale tesoriere del Pd Francesco Bonifazi è nipote di uno dei fondatori di Fidi Toscana. Fra gli altri ricordiamo che uno dei beneficiari dei finanziamenti elargiti da Fidi Toscana sui soldi affidati Regione sulla base dei finanziamenti europei c'è stata anche la Chil della famiglia Renzi, vicenda sulla quale deve essere ancora fatta chiarezza. E' l'ora di finirla di giocare con i soldi dei cittadini toscani - conclude Donzelli - vogliamo trasparenza".
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