"Sulla storia non si può dividere il popolo italiano, i martiri sono sempre martiri d'Italia. Dobbiamo smettere di fare politica con la storia", con queste parole il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha esordito appena giunta a Firenze per la celebrazione della Giornata del Ricordo in memoria dei martiri delle Foibe. "Dobbiamo avere la conoscenza della storia, cosa che non abbiamo fatto per 70 anni. E quando avremo la capacità di rispettare i martiri senza strumentalizzazioni - ha aggiunto il Ministro - saremo finalmente un popolo". E a chi le chiedeva un parere sulla contromanifestazione in contemporanea, organizzata dai centri sociali, Giorgia Meloni risponde convinta "in tutta la mia vita non ho mai organizzato una contro manifestazione, anche perchè di solito - chiosa il Ministro - ho la presunzione di avere qualcosa da dire io e non contro qualcuno". Incentra il suo intervento dal palco "per ricordare anche gli ultimi martiri italiani, quei giovani morti per Trieste italiana nel 1953. Loro sono gli ultimi eroi" e ringrazia le oltre mille persone che hanno sfilato per le strade di Firenze per ricordare "i loro sacrifici". "Purtroppo - ha concluso il Ministro - c'è ancora qualcuno che pensa di poter sputare su queste sofferenze, sono basita che si voglia persino vietare il diritto del ricordo". Giorgia Meloni ha deposto una corona di fiori sotto la lapide in Largo Martiri delle Foibe, accompagnata da numerosi esponenti del Pdl presenti.
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