Un complesso immobiliare in gran parte abbandonato che ora torna a nuova vita. È la struttura, grande e articolata, che a Firenze affaccia sull’ultimo tratto di via D’Annunzio in prossimità di piazza Tommaseo a Settignano, costituita da tre ville e una serie di edifici successivi.
Con il piano di recupero adottato oggi, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, il complesso sarà riorganizzato e riqualificato con l’inserimento della destinazione 100% residenziale.
“Un luogo da tempo abbandonato e vuoto – ha detto l’assessore Del Re – che tornerà a essere vissuto e presidiato con un intervento di riqualificazione a beneficio di tutto il quartiere, grazie anche agli oneri dovuti dal privato”.
Il complesso immobiliare è costituito da villa Santa Maria, ampio edificio completamente dismesso dal 2008; da due edifici notificati (villa Elena attualmente non utilizzata e villa degli Angeli utilizzata solo in parte) e da una serie di edifici, realizzati nella metà degli anni sessanta come ampliamento del complesso immobiliare storico. Il complesso, su una superficie di 5400 mq, è stato utilizzato per lungo tempo come convento e istituto scolastico privato; attualmente è per la maggior parte dismesso. La riorganizzazione, con l’inserimento della destinazione residenziale in tutto il complesso, prevede interventi di ristrutturazione edilizia e nuova costruzione a seguito di demolizione delle porzioni incongrue. Per le ville dichiarate di interesse culturale, villa Elena e villa degli Angeli, il piano di recupero prevede interventi di ristrutturazione edilizia, con suddivisione in 14 unità abitative (otto unità immobiliari a villa degli Angeli e sei a villa Elena) e la sistemazione delle porzioni esterne. Per villa Santa Maria (ex Convento), data la classificazione del regolamento urbanistico, il piano di recupero prevede due tipologie di intervento: la ristrutturazione edilizia nella porzione della villa classificata come ‘edificato recente’ per l’inserimento di 21 unità abitative e la demolizione delle porzioni realizzate in epoca successiva classificate come ‘elementi incongrui’. La demolizione delle porzioni incongrue consente un recupero di superficie di 792 mq da ricollocare per la costruzione di tre nuove unità immobiliari unifamiliari a due piani fuori terra. In totale il piano di recupero prevede la realizzazione di 40 unità immobiliari. La superficie complessiva di progetto viene ridotta. L’importo totale della monetizzazione degli oneri da corrispondere al Comune è di 968.760 euro, che saranno destinati per 900mila euro a finanziare il parcheggio di Ponte a Mensola e per i restanti 68.760 alla riqualificazione del giardino del complesso scolastico Desiderio da Settignano con implementazione delle attrezzature ludiche e manutenzione straordinaria di cancelli, recinzioni e muretti.
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