"E' indelebile e indimenticabile la scia di sangue che ha accompagnato la ritirata dalla Toscana dell'esercito tedesco e in particolare quella dei reparti SS tra il '44 e il '45, con più di 4mila cittadini trucidati e tanti altri vittime di brutalità inaudite.
E quindi trovo che la sola cosa che può fare il borgomastro di Engelsbrand è ritirare l'onorificenza di cittadino onorevole concessa a Wilhelm Kusterer. Ora sa, visto che sembra abbia dichiarato che non era a conoscenza delle due condanne all'ergastolo inflitte in Italia al famigerato boia di San Terenzo". Così ha commentato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la notizia diffusa dalla stampa in questi giorni riguardante l'ex sergente delle SS, ora novantenne, responsabile dell'uccisione di centinaia di uomini, donne e bambini.
"Non è un problema di nazionalità o nazionalismi, perché ormai sono innumerevoli gli esempi autorevoli anche dalla stessa Germania di riflessione e testimonianza di orrore per quanto accaduto – ha proseguito -. Le condanne che i tribunali hanno elargito, lo sappiamo, hanno avuto e hanno soprattutto un valore di forte condanna morale. Non si può perdonare perchè il perdono è solo del privato, i soggetti pubblici contineranno invece a vigilare e a giudicare perchè non si può cessare di dare testimonianza".
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