Un mercato che, in base alle strategie disegnate ad inizio luglio (budget, richieste dell'allenatore, ecc.) ha soddisfatto “all'80%, perché forse un colpo avrei voluto farlo per il presidente”.
È quanto ha dichiarato ieri il DS della Fiorentina Daniele Pradè in occasione della lunga conferenza stampa di fine calciomercato (che ha visto concretizzarsi 45 operazioni tra arrivi e partenze) ed alla quale hanno partecipato anche il neo proprietario Rocco Commisso e il suo braccio destro Joe Barone.
La Fiorentina è stata acquistata ad inizio giugno e perciò si chiede pazienza e comprensione. Il saldo delle compravendite segna una perdita di circa 5 milioni, ma Pradè ha voluto sottolineare che non sono state spese tutte le risorse messe a disposizione dalla proprietà poiché sarebbero finite in operazioni non convincenti. “Abbiamo scelto di puntare sui giovani – ha detto il DS Pradè – mi dispiace ad esempio che tutti si siano soffermati sull'errore di Ranieri a Genova, ma è un giocatore forte che ha bisogno di crescere. Come lui abbiamo 8 giocatori che vengono dal vivaio, non ce l'ha nessuno in Europa e abbiamo l'età media più bassa. Sul mercato abbiamo preso giocatori esperti per aiutarli”. E sugli acqusti falliti, Pradè ha precisato che “Ci abbiamo provato fino alle 20 di ieri sera ma l'Udinese per De Paul, l'Inter per Politano e il Milan per Suso sono state irremovibili come noi abbiamo fatto con Chiesa”.
La promessa di tenere Chiesa in viola è stata rispettata ed il patron Commisso ha dichiarato di avere “l'intenzione di costruire una squadra intorno a lui e si tratta di un progetto a lungo termine”, non solo, dunque, per questa stagione. Secca smentita, sempre da parte di Commisso, sulle notizie diffuse ieri su un possibile esonero di Montella che ha ricevuto la piena fiducia anche dal DS Pradè.
Oltre alla parte puramente sportiva, Commisso ha ricordato l'importanza per la squadra viola di dotarsi velocemente di un nuovo centro sportivo che possa riunire con la Prima squadra anche il settore giovanile e la volontà di lasciare alla città qualcosa di bello costruendo un nuovo stadio (scelta che ritiene la migliore) o ristrutturando il Franchi. “Ci sono tante opzioni disponibili – ha spiegato Rocco Commisso – una di queste riguarda l'Artemio Franchi, che è un monumento e qui in Italia i monumenti non si possono abbattere. Dal mio punto di vista vorrei costruire qualcosa di nuovo, il problema è che non so se questo sarà tecnicamente possibile per varie ragioni. Abbiamo tante opzioni sul tavolo, ci stiamo incontrando con tante persone qui a Firenze. La mia intenzione è di fare qualcosa che renda i fiorentini veramente orgogliosi di stare a Firenze”.
“Vogliamo vincere e avere successo – ha dichiarato Commisso – ma non ci poniamo obiettivi per questa stagione. Sarebbe un fallimento solo se facessimo peggio della passata”.
Intanto la quota degli abbonamenti è arrivata a 25.700, polverizzando qualsiasi record stabilito dalla precedente proprietà.
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