Colpo basso per la Procura di Firenze, infatti, sono stati tutti scarcerati dal tribunale del riesame i 24 cinesi finiti in cella il 18 gennaio scorso nell'ambito dell'inchiesta ''China Truck'' della Dda di Firenze e per cui il gip Alessandro Moneti aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 33 persone, parte dei quali latitanti.
Alcuni scarcerati sono agli arresti domiciliari, mentre per altri c'è l'obbligo di firma. Secondo quanto risulta, il riesame ha valutato la mancanza di indizi gravi per le accuse di associazione a delinquere e di aver costituito un'organizzazione mafiosa dedita a usura, prostituzione, gioco d'azzardo, estorsioni, traffico di droga anche attraverso un controllo ferreo dei rapporti all''interno della comunità cinese a Prato, con riflessi in Italia e in Europa, impostati a un assoggettamento e a vincoli di omertà.
Scarcerato anche il presunto boss supremo in Europa Zhang Naizong, il ''capo dei capi'' intercettato mentre si vantava di aver preso il comando dell'organizzazione in Europa. Naizong va ai domiciliari e per lui l'accusa è quella di usura. Le motivazioni del riesame saranno note fra alcune settimane, mentre la procura antimafia di Firenze ha annunciato che farà ricorso in Cassazione.
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