La Fiorentina è una di quelle squadre che, nel corso degli ultimi anni, ha rappresentato l’espressione del calcio più divertente in Italia, insieme a Roma e Napoli. Eppure, i risultati non sono stati altrettanto soddisfacenti, seguendo quella regola che vede la solidità difensiva venir prima dei gol segnati e dello spettacolo in campo. In sintesi, la Fiorentina si sta perdendo e quest’anno i risultati ne sono una chiara dimostrazione: nel caso dovesse fallire anche l’obiettivo sesto posto, valido per il preliminare di Europa League, il danno economico potrebbe essere tale da rimettere in discussione ogni piano tecnico dei gigliati per la prossima stagione.
Fiorentina: il 2017 espressione di una stagione fallimentare
Il 2017 doveva rappresentare l’anno della svolta per la Fiorentina e invece rischia di chiudersi in modo disastroso, rispetto ad un avvio già molto traumatico per i viola. Il fallimento relativo al raggiungimento del sesto posto – l’unico ancora in grado di proporre una chance di qualificazione all’Europa League – rappresenterebbe la mazzata finale, in un’annata che l’ha già vista uscire ai sedicesimi di Europa League contro i tedeschi del Borussia Moenchengladbach. Ma ciò che fa più male è il ricordo di come sia accaduto: avanti per 2-0, dopo l’1-0 dell’andata, la viola è riuscita a vanificare tutto in mezzora, facendosi rimontare di 3 gol (risultato finale: 4-2 per i tedeschi).
Obiettivo Europa: rimane solo il sesto posto
Le dichiarazioni del presidente Andrea Della Valle non hanno lasciato alcun dubbio: la Fiorentina ha le carte per arrivare sesta in campionato e deve raggiungere l’obiettivo per chiudere nel miglior modo possibile questa annata molto complessa. Al punto da dover vivere le ultime quattro giornate di campionato come vere e proprie finali. Un obiettivo tutt’altro che semplice, considerando che la Fiorentina dovrà vedersela con il Milan (a +4) e con l’Inter (a +1 in classifica), ma con un vantaggio che potrebbe fare la differenza: l’ultima giornata in casa contro il Pescara, già certo della retrocessione. Le emozioni non mancheranno e sarà possibile seguire tutte le partite della Serie A in diretta incollati alla TV grazie a Mediaset Premium.
Europa o no, sarà addio a Paulo Sousa
Comunque vada, non sarà un successo: o almeno, non lo sarà per l’allenatore Paulo Sousa, in rotta con la dirigenza e sicuro partente al termine della stagione. E questo a prescindere dalla conquista o meno del preliminare di Europa League. Chi lo sostituirà sulla panchina gigliata? Già a febbraio c’era stato un "abboccamento" con Stefano Pioli, attuale allenatore dell’Inter. Da non sottovalutare, poi, le altre alternative in ballo: in primis Eusebio Di Francesco (Sassuolo) e Gian Piero Gasperini (Atalanta).
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