"Mi scuso per il mio comportamento" alla precedente udienza "ma voglio specificare che è stata una mia debolezza umana.
In questi sette anni le telefonate intercettate relative ai miei figli sono finite tante volte sui giornali. Purtroppo questa è stata una mia debolezza, chiedo scusa per quel comportamento": così il senatore di Ala Denis Verdini all'inizio dell'udienza del processo in cui è imputato per la bancarotta della ex banca Credito Cooperativo Fiorentino, si è scusato con il tribunale per la sua plateale uscita dall'aula l'udienza precedente quando, nella requisitoria, il pm Giuseppina Mione ha riferito di un soggiorno alberghiero procurato dal costruttore Riccardo Fusi a un figlio di Verdini. Il giudice Mario Profeta ha accettato le scuse dicendo anche che "eravamo certi che certe cose non si fanno" in un aula di tribunale "e che presto avremmo chiarito tutto". L'udienza è proseguita con la requisitoria del pm Luca Turco.
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