Dante Alighieri è un simbolo dell’Italia nel mondo. Nato a Firenze nel 1256, oggi è universalmente riconosciuto come padre della lingua italiana. La sua Divina Commedia è considerata uno dei più alti capolavori della letteratura mondiale. Dante, non è stato solo un grande scrittore e poeta, ma anche un uomo politico, fermo e determinato. La sua figura continua a ispirare intellettuali e artisti di tutto il mondo.
Proprio quest’anno ricorre il 700° anniversario della morte di Dante e sono tantissime le iniziative per ricordare il poeta fiorentino, la sua vita e la sua opera. La sua Divina Commedia è diventata oggetto di tantissimi omaggi. Nel corso della storia, la potenza delle immagini poetiche dantesche ha richiamato tantissimi artisti a reinterpretare la Divina Commedia in nuove forme. A Roma proprio in questi mesi è in corso una splendida mostra dedicata all’Inferno dantesco, presso le Scuderie del Quirinale, che raccoglie opere di ogni epoca. La Commedia di Dante ha ispirato incisioni come quelle di Gustave Doré. Ha mosso registri e sceneggiatori, sin dagli albori del cinema. In tanti hanno provato a riproporre su pellicola la sua grande opera, non senza qualche difficoltà, considerata l’imponenza della Commedia. E oggi? Oggi si sceglie di omaggiare il poeta fiorentino attraverso la realtà virtuale. I risultati lasciano a bocca aperta.
La realtà virtuale è una novità relativa. Già da anni, in molti settori si investe in questo senso. La realtà virtuale permette all’aziende di proporre un nuovo tipo d’esperienza ai loro clienti. I grandi marchi della moda permettono di visitare shop virtuali, offrendo persino l’opportunità di provare abiti in camerini digitali, prima di acquistarli. Con pochi clic si entra in un casinò virtuale e si gioca ai grandi classici del tavolo verde, come ad esempio alla roulette, in modo sempre più realistico. Da poco, Mark Zuckerberg ha annunciato che con “Meta” vivremo i social in una nuova dimensione grazie alla realtà virtuale. Perché non usare uno strumento così potente, anche per scoprire la letteratura e avvicinare un pubblico nuovo a pagine immortali?
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La realtà virtuale si presta in modo eccellente per riproporre un universo come quello dantesco, nel quale ci si immerge completamente e nel quale ogni dettaglio fa la differenza. Così già l’anno scorso la start-up italiana Beyond The Gate e il Collegio San Carlo di Milano hanno deciso di creare un gioco in VR tutto dedicato al primo canto dell’Inferno dantesco. Il gioco, realizzato con il patrocinio de La Società Dante Alighieri, ci porta direttamente nella celeberrima selva oscura. L’obiettivo è quello di arrivare fino alle porte dell’Inferno, incontrando belve feroci e raccogliendo preziose informazioni sulla Divina Commedia, necessarie per proseguire il gioco. L’idea di fondo è stata quella di unire tradizione e innovazione, raggiungendo anche i più giovani.
Un altro progetto didattico di questo genere è “La Com3dia”, che propone agli studenti e agli appassionati una ricostruzione 3D del viaggio dantesco sia in realtà aumentata, che in virtuale. Sono stati ricostruiti 9 differenti ambienti virtuali, uno per ogni canto della Commedia, ciascuno legato a un tema di attualità. Al centro del progetto c’è l’idea di accessibilità. La Com3dia è ottimizzata per un altissimo numero di dispositivi, anche per le lavagne interattive multimediali.
Quest’anno è stato presentato anche “La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo”, un cortometraggio in realtà virtuale realizzato da ETT in associazione con West 46th Film S.r.l.. Alla regia e alla sceneggiatura Federico Basso e Alessandro Parrello. La recitazione del testo dantesco è affidata alla voce di Francesco Pannofino. Incontriamo così un Dante smarrito nella selva oscura, assumiamo poi lo sguardo del Poeta, attraversando l’Inferno con i suoi stessi occhi. La dimensione visiva è molto suggestiva e curata del dettaglio, ma c’è di più. Il progetto vanta un’architettura del suono perfetta, che mira ricreare un’atmosfera realistica e totalmente immersiva. Si odono voci, urla, rumori, frusci, il racconto dantesco prende nuova vita.
È ovviamente impossibile riproporre nella sua interezza un’opera tanto complessa e ricca di significati. Eppure, la realtà virtuale ci permette di approcciare in modo nuovo un testo che ha più di 700 anni di storia, ma che continua a emozionare come tutti i grandi classici immortali della letteratura mondiale.
Fonte: Pixabay Autore: GDJ
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