Nel V centenario della nascita del primo granduca di Toscana, Cosimo de’ Medici (1519-1574), l’Opera di Santa Maria del Fiore con il Kunsthistorisches Institut in Florenz organizzano un convegno di studi su Arte e vita religiosa al tempo di Cosimo I. Continuità e cambiamento.
L’evento avrà luogo nelle giornate del 14 e 15 novembre, in ambienti delle rispettive istituzioni: per l’Opera, l’Antica Canonica di San Giovanni, in Piazza San Giovanni 7, Firenze, e per l’Istituto Germanico Palazzo Grifoni Budini Gattai, in via dei Servi 51, Firenze. Nella serata del 14 novembre, dalle ore 19.00 alle ore 21.00, il convegno offrirà visite guidate gratuite alle opere della Cattedrale commissionate da Cosimo I e dai suoi figli, Francesco I e Ferdinando I. Le visite, senza prenotazione fino a esaurimento posti, con ritrovo alla Porta del Campanile della Cattedrale, avranno inizio alle ore 19.00 e proseguiranno ogni mezz’ora con ultimo ingresso alle ore 20.30.
Proclamato Duca di Firenze a soli 18 anni, dopo l’assassinio del cugino Alessandro de’Medici nel 1537, Cosimo insieme alla giovane consorte Eleonora da Toledo (sposati nel 1539) promossero grandi progetti d’arte e architettura a conferma della stabilità del nuovo stato principesco. Dopo la convocazione del Concilio di Trento nel 1545, poi, il mecenatismo ducale interessò in modo particolare la Cattedrale di Firenze, con due progetti monumentali a completamento del tempio consacrato nel 1436: un ricchissimo coro marmoreo ad opera di Baccio Bandinelli, in sostituzione di quello ligneo precedente, e, ultimato il coro, un ciclo di affreschi nell’intradosso della cupola brunelleschiana, iniziato da Giorgio Vasari e ultimato da Federico Zuccari. Dopo la morte di Cosimo, il suo erede Francesco I farà progettare una nuova facciata per la Cattedrale, mai realizzata per la morte di Francesco nel 1587, e il successore, Ferdinando I, farà fare un progetto di facciata alternativo. Nell’occasione delle nozze di Ferdinando I con Cristina di Lorena nel 1589 verranno allestite le grandi nicchie con statue degli apostoli lungo la navata e nella crociera. Queste trasformazioni in Duomo non sono poi che la parte più visibile di un processo che si stava verificando in molti altri luoghi di culto cittadini, dalla cappella affrescata da Agnolo Bronzino per la Duchessa Eleonora in Palazzo Vecchio, alla chiesa medicea per antonomasia, San Lorenzo, alle basiliche di ordini religiosi quali i francescani e i domenicani.
Studiando questi diversi contesti d’intervento, i relatori delle due giornate suggeriranno il punto d incrocio tra gli interessi politici della neonata dinastia e gli impulsi spirituali del periodo tridentino, sottolineando i temi di una ‘continuità’ col passato e un ‘cambiamento’ in vista del presente e futuro. Nello spirito del Concilio, infatti – che stava riformulando le dottrine della tradizione con linguaggio nuovo e con nuova enfasi –, l’arte religiosa all’epoca di Cosimo I si presentava, tanto nei contenuti quanto nello stile, come perfezionamento dell’arte sacra precedente e innovazione linguistica. L’esigenza tridentina di un’arte catechetica, capace di inculcare la fede coinvolgendo le emozioni, insieme all’esigenza medicea di magnificenza, favorivano inoltre una spettacolarità che – nel Duomo come in altre grandi chiese fiorentine - preparava il Barocco del Seicento.
I relatori del convegno saranno: Cristina Acidini, Mario Bevilacqua, Gianni Cioli, Isabella Gagliardi, Annette Hoffmann, Megan Holmes, Gabriele Mancuso, Jessica Maratsos, Antonio Natali, Sean Nelson, Elizabeth Pilliod, Jessica Richardson, Timothy Verdon, Francesco Vossilla, Gerhard Wolf.
14 novembre: La Cupola, Vasari e Zuccari, il Duomo e Cosimo I
Opera di Santa Maria del Fiore presso Antica Canonica di San Giovanni, Sala Brunelleschi, Piazza San Giovanni 7, 50122 Firenze
15 novembre: Vita religiosa a Firenze nel rispetto della tradizione
Kunsthistorisches Institut in Florenz, presso Palazzo Grifoni Budini Gattai, Via dei Servi 51, Firenze
Per partecipare al convegno, a ingresso gratuito, è consigliata la prenotazione scrivendo a [email protected]