Nuovo stadio Fiorentina: tutti i dubbi di Commisso

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, ieri, è stato ospite in collegamento telefonico con Radio Bruno. Il magnate italo-americano ha dedicato una lunga parte del suo intervento alla questione nuovo stadio - per il quale ancora non è stata scelta una strada da percorrere - e il centro sportivo viola – che sorgerà a Bagno a Ripoli.

Di seguito le parole di Commisso a Radio Bruno.

“Per quanto riguarda lo stadio – ha spiegato Commisso – la nostra prima intenzione era di fare qualcosa a Campo di Marte, credevo fosse giusto cominciare da lì, perché l'Artemio Franchi è lì da 90 anni. Attendo una risposta dalla Soprintendenza su quel che si può fare e quel che non si può fare al Franchi. Se però non ci permettono di abbattere le curve, non si può avere più di 32.000 posti, che per la Fiorentina e una città come Firenze non sono abbastanza. Noi abbiamo bisogno di uno stadio da minimo 40-45.000 posti: questa è la situazione per il nuovo stadio o la ristrutturazione del Franchi con le curve rimosse. Quindi chiedo alla Sovrintendenza qualche risposta formale e un pezzo di carta, così lo possiamo leggere”.

“L'ipotesi Mercafir – ha detto Commisso – non è un posto ideale per noi. Ci sono solo 14,5 ettari. C'è una parte commerciale che è importante per avere attività 7 giorni su 7, perché se non ci sono queste attività i ricavi della Fiorentina non si possono incrementare. Ma il prezzo (di vendita dei terreni, ndr) deve essere giusto. Aspettiamo che il sindaco di Firenze ci dica il costo di acquisto dei terreni in quella zona. Se non ci saranno costi giusti, lo stadio non lo facciamo. La città di Firenze ci ha dato una sola alternativa come zona dove fare il nuovo stadio e lì (alla Mercafir, ndr) non controllo quando ci sarà lo spostamento della Mercafir (la riqualificazione nell'area nord dei mercati alimentari e la conseguente liberazione del comparto sud destinato allo stadio e attività connesse, ndr) e può darsi che ci vogliano più di 4 anni (per vedere lo stadio ultimato, ndr). E se non si può fare alla Mercafir ritorniamo a Campo di Marte: siccome ho letto che la città prenderà 100 milioni dal Governo, perché non li prendiamo dal Governo e copriamo il Franchi? Si può pure andare avanti al Franchi, senza demolire le curve”. (Sulla stampa si è parlato di un'ipotesi di aiuto dal Governo per riqualificare il Franchi nel caso di costruzione di un nuovo impianto, ndr).

A Campi Bisenzio il nuovo stadio no? “Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Coverciano, Scandicci, se c'è qualcuno che ha dei terreni, io guardo la Città Metropolitana. Abbiamo parlato con quelli di Campi Bisenzio – ha ricordato Commisso – lì il prezzo è giusto, ma devono fare le infrastrutture”.

“Io credevo che le cose fossero già pronte, che ci fosse più di una opzione (dove costruire lo stadio, ndr) e non ci volessero 4-5 mesi per determinare il prezzo (di vendita dell'area Mercafir, ndr). Se uno vuole investire, come ho già dimostrato a Bagno a Ripoli, qualcuno si deve prendere la responsabilità. Se questo non succede – ha sottolineato Commisso – i ricavi della Fiorentina non si possono incrementare come voglio, come si merita la Fiorentina per arrivare al punto che voglio raggiungere. Il punto che voglio raggiungere è fare uno squadrone, non una squadra, ok? Perché la Fiorentina e Firenze se lo meritano”.

Notizie positive invece su un'altra futura infrastruttura del Club viola. “Ieri abbiamo mandato il decreto attuativo a Bagno a Ripoli per far avanzare il progetto per il nuovo centro sportivo e prima dell'inizio della prossima estate inizieremo a costruire - ha concluso Commisso-. Credo che fra due anni tutte le squadre viola si alleneranno nel nuovo centro sportivo. È un investimento di 70 milioni”.

D.M.