Facilitare la ricontrattazione degli affitti commerciali per l’annualità 2020/2021, facendo da tramite come Comune con le associazioni dei proprietari immobiliari, come già intrapreso, stipulando con loro un “patto per il rilancio della città”.
Introdurre agevolazioni per il TPL, da un ticket familiare alla gratuità per i bambini sotto i 10 anni, incrementare le aree pedonali anche fuori dal centro, sulla scorta delle “superillas” spagnole, riqualificare strade di scorrimento periferiche, valutando anche la fattibilità dell’interramento di alcuni tratti, portare avanti investimenti sulla mobilità ciclabile, ripensare l’organizzazione delle linee Ataf in centro. Rafforzare i servizi pubblici in un’ottica di prossimità, promuovendone un’efficace dislocazione che garantisca l’accesso ai cittadini nel raggio di 1500 passi, 15 minuti a piedi da ogni fiorentino, così come per gli eventi. Nell’ottica di un turismo di qualità, promuovere le eccellenze locali con progetti mirati, ad esempio pensare a Santa Maria Novella come “Casa delle eccellenze artigiane”. Nell’ambito delle sperimentazioni sui centri estivi, lavorare su una sorta di “summer school” coinvolgendo anche volontariato, cultura e sport, in un mix ludico-didattico. Rafforzare la rete dei servizi sanitari territoriali, la cui centralità è emersa con questa pandemia. Sono solo alcune delle proposte presentate dal gruppo consiliare Pd a Palazzo Vecchio e dal Pd cittadino di Firenze per la ripartenza della città dopo l’emergenza Covid-19. Si tratta di oltre sessanta punti declinati in otto macrotemi, risultato di un percorso di ascolto e confronto all’interno del partito e del gruppo, che si traducono in alcuni casi in azioni già intraprese dalla Giunta comunale, e quindi sostenute e rafforzate dalla proposta Pd, in altri, in progetti da sviluppare che si pongono come contributo fattivo al lavoro dell’amministrazione. Un documento che insomma vuole agevolare la costruzione di una strategia per la cosiddetta ‘fase 2’ e la graduale ripresa delle attività in un contesto di radicale mutazione di abitudini e stili di vita. Lo hanno presentato in conferenza stampa il capogruppo Pd Nicola Armentano, il segretario Pd cittadino Andrea Ceccarelli, le vicecapogruppo Pd Benedetta Albanese e Letizia Perini. “Pur ritenendo imprescindibile che la strategia per la fase 2 debba essere in linea e inserita in un quadro generale, Firenze ha caratteristiche specifiche, esprime un proprio patrimonio istituzionale, urbano, economico, culturale, umano. Ed è per questo che è necessaria una progettualità cittadina per la ripartenza”, così lo hanno introdotto.
“Il documento è risultato di una collaborazione fattiva quella tra gruppo e partito per andare a elaborare una serie di proposte per questa ripartenza. – ha detto il capogruppo Armentano - Nasce dalla volontà di agevolare quanto l’amministrazione sta portando avanti, per questo ci sono progetti già intrapresi e altri ancora che invece vogliono andare a integrarsi in questo contesto. Uno degli obiettivi è quello di far diventare ‘strutturale’ la solidarietà e la coesione che sono emerse a seguito della pandemia. Per questo idea portante è da un lato rafforzare i servizi territoriali, in primis sociosanitari, dall’altro riorganizzare sia servizi ma anche eventi in modo che siano a 1500 passi da ogni fiorentino, 15 minuti a piedi, ben raggiungibili insomma e ben dislocati nella città in tutta la sua interezza. Una novità è il tema della ‘summer school’ che si inserisce nella sperimentazione in atto sui centri estivi, con l’obiettivo di recuperare relazioni ma anche contenuti che i bambini hanno perso con la chiusura delle scuole, coinvolgendo associazionismo, anche sportivo e culturale, quella rete che si è rivelata così fondamentale anche nell’emergenza sanitaria. Collaborare con queste realtà quindi per un mix ludico didattico che abbia al centro bambini e ragazzi. Per quanto riguarda il bilancio, sosteniamo gli interventi realizzati finora e ci uniamo nell’appello al Governo perché possa arrivare un ulteriore sostegno: faremo la nostra parte con risoluzioni, in accordo anche con gruppi Pd di altre città d’arte particolarmente penalizzate da questa congiuntura, per richiedere risorse straordinarie all’esecutivo”.
“Il documento guarda alla ripartenza su due fronti, uno relativo all’emergenza immediata, quindi l’affrontare da un lato la questione sanitaria dall’altro quella economico-sociale e uno di più lungo periodo che vede un ripensamento di alcuni aspetti della città, fondamentale però per una visione strategica sul futuro; il tutto in chiave di sostenibilità ambientale, filo rosso che tiene assieme queste proposte dato il suo ruolo rilevante anche nella tutela della salute. – ha evidenziato il segretario Ceccarelli - Tra le proposte sottolineo l’idea di rilanciare maggiormente un turismo di qualità pensando a progetti come Santa Maria Novella ‘centro delle eccellenze artigiane’. La ‘summer school’ prevede un coinvolgimento dell’associazionismo così come la volontà di recuperare in parte quello che con la chiusura delle scuole è stato perso. Altra priorità è proseguire gli investimenti sulle grandi opere infrastrutturali, determinanti per lo sviluppo della città, così come recuperare i grandi contenitori vuoti andando a prevedere un mix di funzioni e rafforzare ancor di più il rapporto con la città metropolitana per un coordinamento sempre più efficace delle politiche da attuare”.
Di seguito una sintesi del documento con temi e proposte.
Per quanto riguarda lo sviluppo economico si parla della sospensione dei tributi locali (Tari, Cosap, Cimp) fino a giugno, rimodulazione Tari e Cosap legata al lockdown; la ricontrattazione degli affitti commerciali per annualità 2020/2021, con il Comune che può facilitare il rapporto con le associazioni di proprietari immobiliari; un sostegno all’adozione di piani straordinari di sicurezza, screening, sanificazione, DPI, in coordinamento con le autorità sanitarie; la possibilità di posizionare tavolini per bar e ristoranti anche sulle aree di sosta, ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno con il distanziamento; una riorganizzazione dei tempi della città, con la possibilità di estendere orari di apertura esercizi commerciali. Necessario, poi, incentivare investimenti pubblici, accelerare anche su quelli privati, snellendo la burocrazia, avviare cantierizzazione di opere pubbliche e completare opere infrastrutturali (sistema tramviario, sottoattraversamento, adeguamento Pista Aeroporto) ma anche che i sindaci possano avere poteri speciali per appalti fino a 100.000 Euro. Nell’ottica di un ripensamento della città, urge favorire il turismo di qualità, con particolare riguardo alle occasioni offerte dai settori di eccellenza della nostra area (moda, design, enogastronomia, arte, artigianato), si pensa a Sant’Orsola come Beaubourg fiorentino multifunzionale e/o come sede del Centro Europeo per le tecnologie del restauro, o a Santa Maria Novella “Casa delle eccellenze artigiane”
Ecco invece il risultato del percorso sul tema della mobilità: implementazione mobilità ciclabile, ampliamento della rete delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, attivazione bandi per monopattini, incentivazione bike, car e monopattini sharing; introduzione ticket familiare per TPL e gratuità per bambini inferiori ai 10 anni; avvio del cosiddetto “Scudo Verde”; riorganizzazione delle linee ATAF nel centro storico; riqualificazione delle strade periferiche di grande scorrimento, con valutazione di fattibilità per interramento di alcuni tratti (ad esempio, Viale Guidoni nei pressi dell’area Mercafir); realizzazione aree pedonali sul modello “superillas” spagnole ed incremento aree pedonali anche in zone periferiche; incremento parcheggi scambiatori, da realizzarsi in aree o edifici dismessi (parcheggi multipiano).
Per quanto riguarda l’urbanistica, per le trasformazioni del centro storico si propone di puntare all'inserimento della residenza prevedendo anche la presenza di servizi pubblici e commercio di vicinato sull'esempio già avviato dalla Giunta nella trasformazione dell'ex edificio delle Poste in Via Pietrapiana; porre attenzione nel recupero dei grandi contenitori sia nel centro storico che nelle periferie anche nell'ottica di riportare servizi per residenti in un mix che comprenda anche funzioni culturali e formative (si veda ad esempio Santa Maria Novella, Sant'Orsola, San Gallo); favorire nelle trasformazioni l'inserimento di servizi ad alta tecnologia e start up in grado di supportare l'innovazione e la digitalizzazione e di garantire posti di lavoro qualificati per la fascia più giovane della popolazione; nelle previsioni di nuova residenza valorizzare il social housing e la realizzazione di spazi comuni (verde pubblico, palestre ecc.) di carattere condominiale anche nell'ottica di una maggiore resilienza nei confronti delle emergenze sanitarie; incentivare la trasformazione di tettoie e lastricati solari in terrazzamenti privati o condominiali per ospitare isole verdi capaci di creare microclimi utili ad abbassare le temperature e creare ossigenazione; incentivare la ripresa del settore edile avviando interventi diffusi di manutenzione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, pubblico e privato, con iniziative volte al contenimento dei consumi energetici, alla riqualificazione energetica e ambientale.
Un capitolo a parte si intitola “la Citta’ dei bambini, scuola aperta e diffusa”, dedicato quindi a proposte relative ai piccoli fiorentini. Si parla di sviluppare e promuovere una piattaforma di incontro Domanda & offerta tra i genitori e i baby-sitter ma anche di realizzare una sorta di ‘summer school’, un’edizione inedita di campi estivi, dal carattere prevalentemente ludico, ma con momenti dedicati alla didattica, con nuove forme di incontro tra bambini e ragazzi, nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza; in quest’ottica l’idea di coinvolgere il mondo del volontariato, della cultura e dello sport, in un ampio progetto con l’attivazione di un sistema di crediti formativi per studenti o la possibilità di recuperare i tirocini pre-laurea entro le attività estive; mappare gli spazi aperti, pubblici e di privati disponibili, e apribili a bambini e ragazzi, privilegiando quelli verdi e attrezzati, oltre alle sedi scolastiche, lo stato degli edifici scolastici secondo le linee guida ministeriali apposite, classificare l’ordine di urgenza e prevederne la riqualificazione ma anche le aree wi-fi entro il contesto urbano, il bisogno di dispositivi e l’accesso alla rete internet dei nuclei familiari e provvedere a fornire quanto necessario in comodato d’uso. Utile per la Didattica a distanza, lo sviluppo e la promozione di una “Piattaforma Univoca” per tutte le scuole di Firenze con la possibilità di accedere a contenuti di social reading, attività da svolgere autonomamente a casa dagli studenti e scambio di buone pratiche.
Spazio poi alla Firenze under 35: verificare l’impatto psicologico dovuto all’isolamento digitale sugli adolescenti con particolare attenzione alle conseguenze nell’area relazionale-affettiva-psicologica; mappare i progetti entro l’alternanza Scuola-Lavoro convertibili in un contesto digitale; verificare la possibilità di celebrare la chiusura dell’ultimo ciclo della scuola dell’obbligo entro gli spazi comunali; includere l’Ente Comune di Firenze come soggetto ospitante tirocinanti; promuovere la piattaforma dell’Ardsu di incrocio “domanda & offerta” per le locazioni degli studenti.
Sul tema della cultura si propone di promuovere piattaforme digitali per far conoscere i musei e le istituzioni culturali fiorentine, soprattutto quelle non completamente inserite nei grandi flussi del turismo, allo scopo di diversificare l'offerta culturale della città; facilitare anche la riorganizzazione di musei e spazi culturali al chiuso tenendo conto della necessità del distanziamento fisico, prevedendo riaperture graduali e contingentate; favorire la riapertura in sicurezza delle Scuole di Musica; agevolare le associazioni culturali nella proposta per le attività estive giovanili; procrastinare l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico per gli artisti di strada; incentivare l’organizzazione di eventi e progetti (dalle mostre agli spettacoli) con capienza contingentata e repliche in diversi quartieri della città.
Si passa poi a diritti e inclusione, tema che contiene anche il riferimento all’ambito socio sanitario.
Rafforzare la rete territoriale dei presidi sociosanitari, a partire dal rilancio delle SDS, delle Case della salute, dei servizi consultoriali e ulteriormente l’integrazione tra sociale e sociosanitario, e tra questi e scuola quando al centro degli interventi sono i bambini; intercettare e includere nel sistema dei servizi le nuove povertà attraverso la definizione di progetti individualizzati di accompagnamento, articolati per nucleo familiare e singoli componenti, ove necessario in conseguenza di forti differenze in termini di esposizione al rischio di esclusione sociale; favorire servizi di prossimità, ovverosia riorganizzare le risorse umane, strumentali ed economiche affinché i servizi sociali, sociosanitari, culturali e altri di prossimità siano ben presenti a livello di quartiere (città a 15 minuti); intervenire con risposte strutturate di lungo periodo nei confronti dei nuclei familiari in condizione di deprivazione materiale e sociale ove siano presenti minorenni, anche attraverso l’individuazione di soluzioni abitative, progetti di inserimento sociale e lavorativo, sostegni ai percorsi scolastici dei bambini e monitoraggio sulle conduzioni sanitarie. Queste le proposte che mette in campo il Pd.
Ultimo ma non per importanza il tema del ripensamento di tempi e spazi in un’ottica sempre più convogliata verso una transizione digitale. Da lì le proposte: rafforzare i servizi pubblici in un’ottica di prossimità, garantendone l’accesso nel raggio di 15 minuti a piedi, equilibrando le differenze tra quartieri e valorizzando le specificità anche sulla base del numero dei residenti; ampliare l’offerta temporale e la dislocazione fisica dei luoghi di erogazione di servizi pubblici e privati, favorendo la fruizione digitale; consolidare il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento delle prestazioni lavorative del Comune di Firenze; confermare ed ampliare le misure di flessibilità in entrata ed uscita al fine di decongestionare la mobilità e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; prolungare l’apertura dei servizi al pubblico; elaborare un Piano dei Tempi e degli Orari compatibile con una diversa organizzazione temporale dei servizi pubblici, in particolare quelli socio - educativi, e delle attività produttive per desincronizzare gli orari di entrata e uscita, distribuire la domanda di mobilità e facilitare il distanziamento fisico, individuando fasce orarie dedicate alle popolazioni più vulnerabili; graduale riapertura di parchi, impianti sportivi e dei giardini pubblici con sistemi di monitoraggio degli accessi e accordi con le associazioni sportive per organizzare attività in sicurezza negli spazi aperti; tutelare lo sport dilettantistico attraverso l'adozione a livello comunale, regionale e soprattutto nazionale di incisive misure di sostegno del settore che consentano di far fronte agli impegni finanziari contratti per la gestione e manutenzione degli impianti e ai pesanti oneri che dovranno essere sostenuti per la riorganizzazione degli impianti, delle attività e sanificazione degli ambienti; agevolare le associazioni sportive nella compartecipazione ai centri estivi; semplificazione, ampliamento e accelerazione dei servizi digitali al cittadino; promozione di iniziative culturali online in affiancamento agli eventi live; potenziamento delle modalità di fruizione online del catalogo digitale del servizio bibliotecario; digitalizzazione degli strumenti partecipativi a sostegno dell’iniziativa popolare; ampliare la possibilità di effettuare tutti i pagamenti con PagoPa; potenziare la diffusione della fibra a tutte le strutture scolastiche, alle strutture comunali, negli spazi di studio e ai centri anziani, favorendo corsi all'uso della digitalizzazione; valorizzare, in ambito metropolitano, i “contenitori” vuoti per poterli riattivare per un uso condiviso.
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