A marzo inflazione in aumento a Firenze. È quanto comunica l’Ufficio Ccmunale di Statistica presentando il consueta calcolo mensile relativo a marzo secondo gli indici per l'intera collettività nazionale.
La variazione mensile è +0,4%, mentre a febbraio era -0,3%. La variazione annuale è +0,5%, mentre a febbraio era +0,3%. A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni registrate per le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-0,7%), “Trasporti” (+1,3%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,1%) e “Comunicazioni” (+0,7%). Nei “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, la variazione mensile è causata dalle diminuzioni dei vegetali (-3,7% su base mensile), della frutta (-0,1% rispetto al mese precedente) e delle carni (-1,2% rispetto al mese precedente). In aumento i pesci e prodotti ittici (+1,1% rispetto al mese precedente, -0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e latte, formaggi e uova (+0,2% su base mensile). Nella divisione “Trasporti” sono in aumento i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (+2,3% su base mensile, +2,8% su base annuale), le automobili (+0,2% su base mensile, +1,1% su base annuale), la manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati (+0,4% rispetto al mese precedente) e il trasporto aereo passeggeri (+12,0% su base mensile, -9,8% su base annuale). Per la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” sono in diminuzione l’energia elettrica (-0,3% rispetto al mese precedente, +6,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Tra le “Comunicazioni” sono in aumento gli apparecchi telefonici e telefax (+3,7% rispetto al mese precedente, -13,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e i servizi postali (+1,0% su base mensile, +6,2% su base annuale).
Il carrello della spesa
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono variati di +0,2% rispetto al mese precedente e sono variati di +1,0% rispetto a un anno fa. I prodotti a media frequenza di acquisto sono variati di -0,9% rispetto a gennaio 2019 mentre sono invariati rispetto a febbraio 2018. I prezzi di quelli a bassa frequenza sono variati di -0,5% rispetto all’anno scorso e sono variati di +0,1% rispetto al mese precedente. I beni, che pesano nel paniere per circa il 52%, hanno fatto registrare una variazione di +0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 48%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +0,2%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +0,1%. I beni energetici sono in aumento di +5,4% rispetto a marzo 2018. I tabacchi fanno registrare una variazione +4,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici fa registrare una variazione annuale nulla.
La rilevazione locale si è svolta dal 1 al 21 del mese di marzo su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.
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