Emergono nuovi dettagli riguardo al ricorso del 'Consorzio per l'attuazione del Piano urbanistico esecutivo di Castello' e 'NIT', società entrambe controllate da Unipol proprietaria dei terreni di Castello, contro il Comune di Firenze e nei confronti di ACF Fiorentina, riguardo gli atti relativi al progetto del nuovo stadio e cittadella viola.
Tra le motivazioni, infatti, si sottolinea, per avvalorare i motivi del ricorrente contro la proroga dell'interesse pubblico al 31 dicembre 2017 da parte di Palazzo Vecchio per la cittadella viola, la contraddittorietà della stessa con l'art. 1 comma 304 della legge 147/2013.
La “Legge sugli impianti sportivi”, che tra i firmatari vede il Sindaco di Firenze Dario Nardella (allora parlamentare), è stata approvata per per favorire tempi rapidi per approvare i progetti per ristrutturare o costruire ex novo impianti sportivi e in base alla stessa legge, il 14 luglio 2014 ACF Fiorentina presentò al Comune lo studio di fattibilità. La legge 147 indica tempi ben precisi per arrivare all'eventuale sì definitivo, tempi che secondo il ricorrente sono stati ampiamente superati. “Alla data del 31.12.2017 – si legge sul ricorso – (data non di chiusura del procedimento, ma prevista per la sola valutazione della documentazione integrativa che ACF Fiorentina dovrà presentare) saranno, infatti, trascorsi più di tre anni dalla presentazione della proposta progettuale di ACF Fiorentina; un tempo decisamente incompatibile con lo schema procedimentale delineato dall'art. 1, comma 304. Anche sotto questo profilo, il provvedimento impugnato appare quindi meritevole di annullamento”.
I tempi dettati dalla legge 147/2013, però, indicano quelli successivi agli atti prodotti dal proponente, non quelli che devono intercorrere tra gli stessi. È altresì vero che dopo la delibera di Giunta del 7 gennaio 2015, che dichiarava la pubblica utilità della proposta presentata da Fiorentina, la Società viola avrebbe dovuto presentare il progetto definitivo dell'opera entro termini che poi sono stati prorogati e proprio su quest'ultimo aspetto si concentra il ricorso del quale ieri abbiamo dato anticipazione sulle nostre pagine.
Unipol è forte di un Piano Urbanistico Esecutivo in essere e valido fino a 3 agosto 2022 e in mezzo al tira e molla tra Palazzo Vecchio e la Società viola (che curando i propri interessi evita di investire in un progetto definitivo non prima di avere la certezza che sia trovata casa alla Mercafir e si liberi l'area di intervento) tutela i propri interessi a suon di ricorsi. Secondo il cronoprogramma di ACF allegato allo studio di fattibilità del luglio 2014, oggi dovremmo già essere entrati nel sesto mese dall'inizio della costruzione dello stadio.
Donato Mongatti – ® Riproduzione riservata
Di seguito il cronoprogramma dello studio di fattibilità presentato il 14 luglio 2014: la freccia rossa indica dove siamo, la verde dove aveva previsto di essere oggi la Società viola.
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