L'inchiesta sulla Fondazione Open e al prestito di 700 mila euro per comprare casa Renzi, ci sarebbe molto altro ancora da raccontare secondo L'Espresso che in un'anticipazione pubblicata ieri, del numero in uscita domenica, ha svelato "come Matteo Renzi abbia acquistato la nuova casa a Firenze anche grazie ai soldi ricevuti in prestito dalla madre dell'imprenditore Riccardo Maestrelli, un generoso finanziatore della fondazione renziana".
Ma ora secondo il settimanale diretto da Marco Damilano, "spuntano nuovi nomi nei documenti d’indagine della procura di Firenze, che ha chiesto aiuto agli investigatori della Uif (l’unità di antiriciclaggio della Banca d’Italia)".
"Tra i grandi finanziatori di Open c’è per esempio Gianfranco Librandi" scrive L'Espresso nella sua edizione onlina, "che ha versato la bellezza di 800 mila euro attraverso le sue aziende. Imprenditore, ex di Scelta Civica, è stato candidato nel Pd nelle elezioni del 4 marzo 2018: oggi è passato ad Italia Viva. Nella lista c’è anche Vittorio Farina, lo stampatore arrestato nel 2017 per bancarotta fraudolenta, che ha versato ad Open 100 mila euro".
Secondo il settimanale, inoltre, nella relazione dell'Unità di antiriciclaggio della Banca d’Italia ci sarebbe "un prestito infruttifero di 20mila euro", dati da Marco Carrai, indagato nell'inchiesta sulla fondazione renziana, proprio all'amico ed ex premier.
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