"L’assessore Gianassi, al mio Question Time sul taglio degli alberi al giardino dei Nidiaci, risponde che, da verifiche fatte dalla Polizia Municipale, risultano essere stati abbattuti due alberi ma, a distanza di sette giorni dalla segnalazione non è in grado di rispondere se ci sono o no le autorizzazioni per l’abbattimento.
Ma quanto occorre all’Amministrazione comunale per sapere se ha dato o no le autorizzazioni alla proprietà?". Così Donella Verdi, Consigliera di Firenze Riparte a Sinistra.
"L’ immobiliarista Salvatore Leggiero - prosegue - sta mettendo in vendita 25 o 30 posti auto in quello che era il giardino della storica Ludoteca dei Nidiaci: sarà forse per questo che vogliono abbattere gli alberi?
Alla domanda sulla tempistica di realizzazione della ludoteca, l’Assessore risponde che è in corso di realizzazione, da parte del soggetto privato, il progetto esecutivo, ma non sa rispondere sui tempi di realizzazione. Ma il calendario dei lavori non fa parte del progetto esecutivo? L'Assessore non sa rispondere nemmeno se la parte del terreno che Leggiero si era impegnato a lasciare come compensazione sarà mantenuta.
Il Giardino dei Nidiaci è tenuto aperto ogni giorno grazie all’impegno della cittadinanza dell’Oltrarno, dell’Associazione Amici dei Nidiaci, lì c’è una scuola di calcio, si svolgono corsi di italiano e di inglese, c'è un orto per bambini e pure tante altre attività per mantenere vivo e vitale il quartiere, così da non perdere un altro pezzo di patrimonio storico e umano.
Conosciamo le vicende del giardino dei Nidiaci e della storica ludoteca. Ci ricordiamo anche delle promesse del Sindaco e dell’allora assessora Meucci fatte in campagna elettorale, dove i due spergiuravano che avrebbero intrapreso tutte le azioni necessarie per non perdere né la ludoteca, né il giardino, promettendo che avrebbero accantonato i soldi per l’esproprio e che mai avrebbero concesso il cambio della destinazione ad uso pubblico dell’area.
Poi abbiamo visto come è andata a finire, dove sono andate a finire le loro belle promesse.
L’AC ha rinunciato a rientrare in possesso di un bene acquistato appositamente dalla Croce Rossa Americana nel 1923 e che ospitava la ludoteca dal 1924. Per una strana, misteriosa e incomprensibile negligenza,questa ridicola Amministrazione si è impegnata soltanto a perdere tutti i ricorsi contro l’occupazione abusiva di una parte del giardino pubblico. Ricorsi che avrebbe vinto, come dicono le sentenze, se soltanto avesse presentato i ricorsi nei tempi previsti.
La ludoteca non c’è più ormai da anni e ancora non è dato sapere quando verrà realizzata la nuova.Come non ci è dato sapere se la parte di giardino che la proprietà si era impegnata a lasciare sarà restituita alla gente dell'Oltrarno, comprese le alberature esistenti.
Non vorremmo ancora una volta - conclude - ritrovarci a dover constatare l’inerzia dell’AC anche rispetto a quanto concordato con la proprietà per il cambio di destinazione d’uso".
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