"La ferita" causata dalla voragine a Firenze "riguarda una città che è patrimonio dell'umanità. Io detesto l'idea di un confronto politico all'insegna del tanto peggio tanto meglio. E il solo pensiero che qualcuno si sarebbe fregato le mani se ci fosse scappato il morto mi fa schifo". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il sindaco di Firenze Dario Nardella. Per il primo cittadino "è ingiusto e meschino che la città diventi un bersaglio dei suoi nemici. Ma forse questo succede anche perché qui abbiamo lavorato bene, abbiamo creato un modello. E comunque, inutile dannarsi. Anche se tra 80 anni dovesse cadere una tegola da un tetto, ci sarà qualcuno che darà la colpa a Renzi. Lo trovo triste, e ingiusto".Quanto alla voragine, prosegue Nardella, "il fatto che l'azienda in questione (Publiacqua, ndr) si faccia carico dei danni conferma il nesso tra l'incidente di martedì notte e un problema di tubature. Dimissioni dell'amministratore delegato? La responsabilità della parte pubblica è quella di indirizzare e controllare. Qualcuno ha sbagliato, questo è evidente. L'amministratore delegato è il vertice della struttura operativa. È il primo che deve dare delle risposte. A mio avviso ci sono delle responsabilità precise. Il risarcimento dei danni va bene, ma non finisce qui", conclude il sindaco. (askanews)
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione