È stato scarcerato, su decisione del GIP, il musicista fiorentino, che sabato scorso (18 novembre) avrebbe tentato di incendiare un locale di via Ginori nel centro di Firenze (dando fuoco ad un cuscino), venendo poi bloccato all'interno del bagno del ristorante dove si era rifugiato.
Dopo l'interrogatorio di stamani nel carcere di Sollicciano, il GIP ha deciso per i domiciliari presso la sua abitazione.
Secondo quanto riferito dai suoi difensori, gli avvocati Gian Luca Conti e Lapo Fè, il batterista, indagato per il principio di incendio, "è stato collaborativo col giudice", "ha risposto alle sue domande" "e ha spiegato le ragioni della sua presenza nel locale" la mattina del fatto. Confermato che l'artista abbia intrattenuto nel tempo un rapporto di collaborazione lavorativo con la Ménagère, suonando periodicamente la sera per il pubblico di clienti e avventori. Secondo quanto emerge, il pm Gianni Tei nel corso degli accertamenti potrebbe chiedere un incidente probatorio.
Il fumo causato dall'incendio ha causato l'intossicazione di quattro persone che si trovavano all'interno del locale e il fuggi fuggi di clienti e dipendenti.
A scatenare il raid del musicista, sarebbe stato l'annullamento dell'ultimo spettacolo in programma nel ristorante.
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