"La manifestazione antirazzista di mercoledì sera a Firenze rappresenta, ancora una volta, il segno tangibile dell'incapacità della sinistra di saper leggere la realtà.
Nella società italiana, e meno che mai in Toscana, non albergano sentimenti di razzismo, ma di preoccupazione per le ricadute economiche, sociali e di sicurezza che un'immigrazione incontrollata provoca sul territorio. Se non si parte dal riflettere su questi dati, non si riuscirà mai a capire quanto sta accadendo". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando la manifestazione convocata ieri a Firenze dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal governatore Enrico Rossi.
"La scarsissima partecipazione all'evento - osserva Stella - dovrebbe già far riflettere gli organizzatori. Il punto è che gli italiani sono preoccupati perché - sono i dati statistici delle forze dell'ordine a dirlo - la maggiorparte dei reati viene commessa da stranieri; perché non ha senso accogliere nuove persone in un Paese in crisi economica, con problemi occupazionali: è evidente che in questo modo i nuovi arrivati andranno (come sta avvenendo sempre più spesso) a ingrossare le fila del crimine. E' anche profondamente ingiusto che lo Stato e gli enti locali spendano soldi pubblici per mantenere i migranti, quando ci sono 5 milioni di italiani che vivono in stato di povertà assoluta (dati Istat di pochi giorni fa)".
"Rossi e Nardella farebbero meglio a preoccuparsi dei veri problemi di Firenze e della Toscana - conclude il vicepresidente dell'Assemblea regionale -. Nel nostro territorio crescono i reati (in particolare omicidi, rapine e furti), la disoccupazione e il precariato sono in aumento. La sinistra esca dai suoi salotti radical chic e autoreferenziali e torni a prendere una qualche forma di contatto con la realtà".
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