Gli uffici dell’Urbanistica del Comune di Firenze, dopo aver completato i controlli sulla Scia presentata lo scorso 28 luglio e verificato che gli interventi corrispondevano a quanto richiesto e sollecitato dal Comune, ha ugualmente deciso, su sollecitazione dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini, di effettuare un sopralluogo per controllare il cantiere, considerata la delicatezza del contesto sul quale si interveniva e la storia pregressa. Dal sopralluogo, è stato rilevato che oltre agli interventi previsti nella Scia e in corso di esecuzione, è stata realizzata una piscina nel resede di pertinenza della villa oltre l’area oggetto delle sistemazioni esterne previste dalla Scia. Per questo sarà emessa un’ordinanza (dove si dovrebbe intimare di demolire le opere abusive e la rimessa in pristino ante abuso, ndr) con segnalazione alla Procura della Repubblica.
“Facciamo i complimenti all'assessore Bettarini per aver comunque voluto mandare i controlli alla villa di Arcetri che nei giorni scorsi aveva richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica per lo sbancamento della collina e i lavori che erano in corso” affermano il Capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi e la Consigliera Donella Verdi. “Bravo Assessore per aver voluto comunque mandare i controlli anche se dalle carte era tutto a posto. Il Comune farà bene a denunciare alla Procura quanto accaduto e a verificare il ripristino dello status quo. E' l'ennesima dimostrazione di quanto sia importante non solo verificare le carte, ma anche vedere quello che viene realizzato in violazione”
“Grave, in ogni caso, che il Comune non sia in grado di controllare quello che accade sul proprio territorio. Neppure nei casi dove erano già sorte problematiche sui cantieri. Chiediamo – aggiungono Grassi e Verdi – che venga ripristinato un ufficio ad hoc, come era nel decennio passato, dedicato esclusivamente ai controlli della direzione urbanistica sui cantieri: qualche agente della Polizia Municipale non basta e servono anche tecnici che dedicano la loro giornata lavorativa nei cantieri. Non possiamo chiedere a chi controlla le carte anche di fare i sopralluoghi”.
“Le colline di Firenze vanno controllate e tutelate, non solo quando ci sono segnalazioni da cittadini o da Consiglieri. Una piscina costruita sulle colline in barba alle regole – concludono Grassi e Verdi – è un danno doppio alla Città: si danneggia irrimediabilmente il paesaggio e la conformazione edilizia delle colline e si possono creare danni alla stabilità del terreno e dei muri lungo le strade pubbliche. Non crediamo che sia un caso che ogni volta che ci sono irregolarità nelle proprietà private, dopo qualche tempo, si verificano anche crolli di parapetti, mura e veri e propri smottamenti del terreno”.
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