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Si salvano gli abbonati

Biglietti ATAF: dal 1° luglio l'aumento a 1,50. Addio al risparmio di Carta Agile

Stella (FI): “Vergognoso”. Replica Giorgetti: “Tralascia i benefici”. Ma per Nardella l'incremento doveva scattare con le Linee 2 e 3 entrambe in esercizio
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Dal primo luglio 2018, a Firenze, come nei capoluoghi della Toscana, scatterà l'aumento dei costi per il trasporto pubblico locale.

Il biglietto per bus e tram salirà dagli attuali 1,20 € ad 1,50€, ma la vera beffa, per coloro che usano spesso il mezzo pubblico ma non sono abbonati, riguarderà quei titoli di viaggio che ad oggi consentono un risparmio significativo. Spariranno le Carta Agile da 10, 20 e 30 euro. Naturalmente chi è in possesso dei vecchi titoli di viaggio acquistati prima del 1° luglio potrà continuare ad utilizzarli per un determinato periodo, ma poi dovrà adeguarsi alla nuova offerta.

 

Il provvedimento avviene a seguito dell'affidamento del trasporto pubblico su gomma da parte della Regione a un unico gestore per tutta la Toscana.

 

La Carta Agile offre corse valide 90 minuti ad un 1 euro con un risparmio sul biglietto ordinario per un viaggio da un'ora e mezza del 16,66%.

 

Dal primo luglio sarà disponibile un carnet da 10 biglietti al costo di 14 euro, generando un risparmio, rispetto a chi acquisterà il titolo da una corsa, di un misero 6,66% (ogni obliterazione costerà 1,40 €).

 

 

Tutto ciò accadrà con la Linea 2 della Tramvia che entrerà in esercizio due mesi dopo (è previsto per fine agosto). Solo la Linea 3, stando alle ultime dichiarazioni, sarà operativa, ma il riassetto del trasporto pubblico su gomma dei bus ATAF, (che prevede di ridisegnare i tragitti delle linee per favorire l'interconnessione con la Tramvia e di evitare la sovrapposizione dei percorsi con la stessa) sarà ancora ben lontano da essere compiuto, verificato e, se necessario, adeguato.

 

 

Eppure un servizio efficiente per il Sindaco Nardella era condizione imprescindibile per far scattare l'aumento.

 

 

“Noi abbiamo posto tuttavia due importanti condizioni per accettare l'adeguamento del titolo di viaggio (l'aumento da 1,20 a 1,50 €, ndr): la prima – spiegò il Sindaco di Firenze Dario Nardella lo scorso 30 ottobre durante la 'comunicazione su ATAF' in Consiglio Comunale – che questo adeguamento non deve entrare in vigore se non quando partono le nuove tramvie (linee 2 e 3, ndr), perché ovviamente il cittadino deve anche poter riscontrare un miglioramento del servizio; la seconda condizione è che non vi sia alcun tipo di aumento, di nessuna natura, sugli abbonamenti per gli studenti, ordinari e abbonamenti di qualunque altro titolo, quindi nella sostanza il cittadino lavoratore, studente, anziano non avrà alcun tipo di aggravio economico per l'adeguamento dei titoli di viaggio. Queste sono le due condizioni inserite nell'accordo regionale che per noi erano irrinunciabili”.

 

Ricordiamo ai lettori che al 30 ottobre l'idea che le linee 2 e 3 della Tramvia sarebbero entrate in esercizio a metà febbraio 2018 era ancora viva, e solo pochi giorni dopo iniziarono le prime dichiarazioni che prospettavano alcuni ritardi, ma che comunque vedevano i cittadini usufruire del servizio ben prima del 1° luglio.

 

Tuona sui futuri aumenti Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e coordinatore fiorentino di Forza Italia: "L'aumento del costo del biglietto dei bus in Toscana da 1,20 a 1,50 euro – afferma Stella – è vergognoso. Mi chiedo come la Giunta comunale di Firenze e la Regione Toscana possano pensare da un lato di colpire anziani, studenti e fasce deboli della popolazione, e dall'altro come facciano a dire di sostenere il trasporto pubblico, quando invece lo disincentivano".

"Quelle a guida Pd si confermano ancora una volta le amministrazioni del 'tassa e spendi', in ossequio all'ideologia tradizionale della sinistra - accusa Stella -. Non ci sono parole per commentare un atto che andrà a colpire nel portafogli migliaia di fiorentini e di toscani, in un periodo di crisi economica come l'attuale. Gli amministratori Pd e LeU farebbero meglio a recuperare, con controlli capillari, i milioni di euro che non entrano nelle casse delle aziende di trasporti a causa dei 'furbetti' che regolarmente non pagano il biglietto, a cominciare dai rom e da tanti immigrati irregolari. Nel nuovo contratto sparisce la carta Agile da 10,20 o 30 euro e nasce il carnet da 10 biglietti per 14 euro. Spariscono i biglietti timbrabili davanti e dietro da una, due o quattro corse, con un'ulteriore penalizzazione per gli utenti".

"A rendere ancora più grave questo provvedimento - sottolinea Stella - è il paragone con altre realtà italiane. In città di dimensioni simili a Firenze, come Padova e Bologna, il biglietto costa 1,30 euro, e lì non hanno i disagi, i ritardi e le corse saltate come nel capoluogo toscano a causa dei cantieri. A Roma il biglietto 'Metrebus' costa 1,50 euro ma consente di viaggiare in bus, metropolitana e tram per 100 minuti. Stesso prezzo a Milano, dove il ticket però consente di viaggiare per 90 minuti in bus, tram, metropolitana e sulle tratte ferroviarie urbane gestite da Trenord, Passante Ferroviario compreso: a parità di prezzo, una bella differenza con Firenze".

 

Alle dichiarazioni di Stella ha replicato l'Assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti. "Stella si accorge il 30 maggio del provvedimento, discusso – ricorda Giorgetti – in consiglio regionale a fine dicembre, riguardo al contratto-ponte sottoscritto per la gestione del Tpl nell’intera regione e non solo a Firenze. E ne parla evidenziando solo quello che gli è utile per fare polemica, tralasciando invece i benefici per i cittadini”.

“Il provvedimento regionale – spiega Giorgetti – aumenta il titolo di viaggio singolo ma al tempo stesso riduce il costo degli abbonamenti ordinari introducendo una tariffa agevolata per gli utenti con un reddito familiare ISEE inferiore a 36.000 euro. Una tariffa scontata che va incontro ai pendolari, agli anziani e alle fasce più deboli della popolazione, l’esatto contrario quindi di quanto afferma il vicepresidente Stella”. L’assessore continua sottolineando che “anche la detrazione fiscale del 19% sul costo degli abbonamenti, introdotta dal governo di centrosinistra,  di fatto si tradurrà in una riduzione anche del costo per gli abbonamenti studenti per utenti sempre nella fascia ISEE inferiore a 36.000 euro”. Per quanto riguarda Firenze, l’assessore Giorgetti aggiunge: “L’Amministrazione sta lavorando per intervenire con proprie risorse a tutela delle fasce più deboli in modo da mantenere le attuali agevolazioni sugli abbonamenti ordinari e studenti con ISEE inferiori a 12.500 euro”. “Il vicepresidente Stella – dichiara Giorgetti – ha descritto solo parzialmente il sistema tariffario evidenziando soltanto le parti che gli interessavano per alimentare la polemica e guardandosi bene dal raccontare le agevolazioni che le Amministrazioni stanno mettendo in atto. E a Firenze tra le agevolazioni c'è anche la possibilità di rateizzare l'abbonamento annuale per studenti. Non  bisogna poi dimenticare che, a fronte di questo nuovo sistema tariffario, avremo una maggior offerta del trasporto pubblico”. “Non entro nel merito dei paragoni con altre città – conclude l’assessore -, esercizio che sarebbe facile e interessante. Mi limito a ribadire che i cantieri sono in fase di ultimazione e che l’offerta del servizio di Tpl con la messa in esercizio delle due linee tranviarie, ormai prossima, sarà molto superiore a quello attuale anche grazie alla riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma”.

 

L'abbonamento mensile ordinario - come anticipato ieri dall'edizione fiorentina de La Repubblica - calerà del 20%: da 35 euro passerà a 28. Anche per chi utilizza frequentemente ma non quotidianamente il TPL la soluzione del titolo di viaggio mensile potrebbe risultare la scelta migliore, ma per valutare l'efficienza del servizio si dovrà attendere il prossimo autunno.

 

 

 

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