Emergono nuovi inquietanti capi d'accusa per don Francesco Spagnesi, il prete quarantenne arrestato una settimana fa a Prato per traffico di droga e appropriazione indebita. Il parroco, infatti, è indagato anche per tentate lesioni gravissime. La procura pratese ha formulato l'ipotesi di reato in relazione alla sieropositività del prete. Spagnesi, secondo quanto avrebbero appurato gli investigatori, non avrebbe fatto menzione della sua condizione con alcuni dei partecipanti ai festini che ha organizzato assieme al compagno.
Il compagno di don Spagnesi non è indagato su questa vicenda, anzi, sarebbe invece una eventuale parte offesa. A questi festini, secondo quanto riferito dallo stesso prete durante l'interrogatorio di garanzia, avrebbero partecipato regolarmente 20 o 30 persone. Due di queste, sempre secondo gli investigatori, hanno già dichiarato di essere sieropositive.
Proprio la pericolosità sociale dell'eventuale comportamento dell'ex parroco della Castellina,ha spinto la procura a indagare il prete anche per la nuova ipotesi accusatoria. Don Spagnesi è stato nuovamente perquisito nell'abitazione dove abitava insieme al compagno.
Intanto, il vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini, ha nominato un nuovo amministratore parrocchiale per la chiesa dell'Annunciazione alla Castellina, don Daniele Scaccini, che ha già guidato la parrocchia per dieci anni.
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