Alle dimissioni del maestro Fabio Luisi, direttore musicale del teatro del Maggio Fiorentino, rese note oggi dallo stesso, ha replicato il Sindaco di Firenze Dario Nardella con una lettera aperta.
Il primo cittadino si dice meravigliato delle motivazioni che hanno portato Luisi alle dimissioni, ma ricorda al maestro che l'ipotesi concreta del suo avvicendamento era emersa già da tempo, ben prima dei fatti di questi ultimi giorni.
Di seguito la lettera del Sindaco Nardella inviata a Fabio Luisi:
Caro Maestro,
prendo atto con dispiacere delle tue dimissioni ma sono ancora più dispiaciuto delle motivazioni che tu hai voluto rendere note pubblicamente.
Come ben sai l’ipotesi del tuo avvicendamento è emersa molto prima delle decisioni prese negli ultimi giorni.
Il Sovrintendente Chiarot infatti mi ha informato, in occasione dei nostri incontri in Palazzo Vecchio, di aver discusso con te aspetti artistici che non avrebbero più consentito la tua permanenza in qualità di Direttore musicale del Teatro.
Il Sovrintendente infatti aveva deciso di dare al Maestro Mehta uno spazio rilevante nella prossima programmazione artistica che, di fatto, avrebbe reso difficile, se non impossibile, la compatibilità del tuo ruolo di Direttore musicale anche alla luce degli ingenti costi complessivi della programmazione stessa.
Del resto, a conferma di ciò, ricordo che proprio durante l’ultimo Consiglio di Indirizzo del 26 giugno u.s., come tutti i presenti potranno testimoniare, abbiamo lungamente discusso dell’opportunità di una tua conferma al Teatro, posta dallo stesso Sovrintendente che aveva espresso alcune perplessità su questa ipotesi e che ci aveva anche informato di alcune difficoltà legate ad una eventuale risoluzione del rapporto contrattuale.
Nell’ultimo incontro che ho avuto con il Sovrintendente il 10 luglio u.s. fu Chiarot stesso ad informarmi della tua imminente decisione di lasciare il Teatro.
Voglio inoltre precisare che trovo gravissima la tua allusione a possibili ingerenze politiche che influirebbero negativamente sulla qualità artistica del Teatro. L’unica figura politica che guida la Fondazione è il Presidente e io non ho mai dato indicazioni né al Sovrintendente né a nessun altro su come guidare artisticamente la Fondazione.
Ho sempre ascoltato e avallato proposte del Sovrintendente anche con riguardo alla tua persona.
La prossima programmazione è stata decisa dal Sovrintendente Chiarot che è venuto a presentarla all’ultima seduta del Consiglio e che il Consiglio ha solo ratificato in quella sede.
Questa distinzione di ruoli e compiti rimarrà tale- e non potrebbe essere altrimenti-sia che presieda io la Fondazione, sia che nomini un mio delegato a farlo.
Con i migliori saluti.
Dario Nardella
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