Respingere tutti i ricorsi presentati e confermare la condanna ai carabinieri per omicidio colposo.
"Se i carabinieri lo avessero messo in posizione eretta, avrebbero permesso i soccorsi e con elevata probabilita' la morte non si sarebbe verificata". Così il pg della Corte di Cassazione, Felicetta Marinelli, ha concluso la sua relazione nell’udienza in corso a Roma, per il processo per la morte di Riccardo Magherini, ucciso nel corso di un arresto nel marzo 2014 a Firenze.
La sentenza d’Appello aveva condannato tre carabinieri a 7 e 8 mesi per cooperazione in omicidio colposo.
Al vaglio dei giudici i ricorsi presentati dai legali dei carabinieri, gli avvocati Maresca e Pini, che chiedono l’annullamento senza rinvio della condanna per i militari, e quello delle parti civili, con i legali Anselmo e Alfano, che chiedono un nuovo processo per omicidio preterintenzionale.
Oltre a Guido e Andrea Magherini, padre e fratello di Riccardo, e alla madre Clementina, con la moglie Rozangela, sono presenti molti familiari e amici dell’uomo.
In aula anche Ilaria Cucchi, con l’Associazione Stefano Cucchi, Amnesty International e Acad.
Il responso della Suprema Corte è atteso per la tarda serata.
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