Si procederà ad una nuova gara d'appalto per gli immobili acquistati dalla Asl che fanno parte del complesso edilizio 'Pia Casa del lavoro di Montedomini' a Firenze.
È quanto ha spiegato la stessa Asl rispondendo al capogruppo Fdi in Consiglio regionale Giovanni Donzelli. "I lavori, temporaneamente interrotti, perché l'attuale cooperativa alla quale erano stati affidati è fallita, consentiranno di realizzare un distretto socio sanitario e ambulatori per la libera professione, com'era stato programmato", aggiunge l'Azienda sanitaria rilevando che non c'è "nessun spreco di denaro pubblico in quanto con la nuova gara d'appalto oltre al completamento dei lavori momentaneamente sospesi sarà anche sistemato, ai fini sanitari, il complesso che prospetta su viale Giovine Italia".
Attualmente, prosegue la nota, "la cooperativa di Costruzione, mandante del contratto di appalto dei lavori di recupero del distretto sanitario, è entrata nella procedura di fallimento e conseguentemente la Asl ha attivato gli atti della risoluzione in danno dell'impresa inadempiente, che è ormai nella fase conclusiva. Si procederà quindi subito dopo alla pubblicazione di una nuova gara di appalto". "Circa le affermazioni del consigliere regionale riguardo alle transenne poste a delimitazione dell'area di cantiere che impedirebbe le uscite di sicurezza e antincendio degli uffici utilizzati dalla Società della salute, si precisa che le transenne sono ubicate nell'area di cantiere posizionato nel cortile interno e non impediscono affatto le uscite di sicurezza, infatti l'area di cantiere è al momento uno spazio solo a disposizione dell'area tecnica aziendale ed è interdetto al pubblico". Ancora l'Asl precisa che "per l'acquisizione degli immobili il prezzo pagato dalla Asl è stato complessivamente di 7.790 milioni di euro e non di 12,4 milioni" per una superficie totale di "oltre 52.000 mq e che tali edifici furono acquistati dalla Asl con diverse forme contrattuali e in tempi diversi l'una dall'altra".
Non tarda la replica alla nota della ASL del Consigliere di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, che l'altro ieri ha denunciato lo spreco e il degrado in cui versano le strutture, dopo un sopralluogo effettuato nell'edificio: "Lo spreco di denaro nella realizzazione dei servizi sanitari nell'immobile fra viale Giovine Italia e Montedomini è doppio, perché i lavori per il presidio sanitario si sarebbero dovuti concludere, come riportato nelle delibere Asl, il 17 marzo 2014 (termine poi prorogato al 18 settembre 2015) e soprattutto perché la ristrutturazione dei locali acquisiti per la libera professione intramuraria dal 2009 non è mai stata neanche progettata: la Regione ha ottenuto un finanziamento specifico dallo Stato per 4,6 milioni di euro, dopo aver garantito l'immediata utilizzabilità degli edifici. Non è un caso che sia stata necessaria una specifica commissione regionale d'inchiesta sugli immobili Asl e che sulla vicenda dei finanziamenti statali per la libera professione intramuraria abbiano messo gli occhi Magistratura e Corte dei Conti".
"I soldi pubblici spesi, se si sommano ai 4,6 milioni di finanziamento statale per l'intramoenia i 7.687.885,11 euro stanziati nella delibera firmata dal direttore generale della Asl Paolo Morello Marchese il 18 aprile 2014, e confermati dalla 719 del 30 giugno 2015 - precisa Donzelli - ammontano complessivamente a oltre 12 milioni di euro, cifra che tra l'altro sarà destinata addirittura a lievitare per molteplici ragioni legate ad esempio al recupero dei crediti dalla ditta fallita, gli interessi del mutuo, i ritardi. Quel che è certo - conclude Donzelli - è che sono stati investiti soldi pubblici e che i cittadini ancora non hanno visto traccia dei servizi promessi".
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