Resta in carcere il nigeriano di 22 anni, fermato in flagranza a Firenze, dalla squadra mobile con un video pedopornografico conservato nel telefono cellulare, in una chat di whatsapp. Lo ha deciso il giudice Silvia Romeo dopo l'udienza in cui ha convalidato l'arresto. Il giudice ha interrogato il nigeriano, che ha risposto alle domande confermando di aver ricevuto il video da un conoscente e poi di averlo condiviso, una volta sola, con un altro utente della chat a lui collegato. Il gip successivamente ha stabilito la misura della custodia cautelare in carcere. L'udienza si è tenuta nel penitenziario di Sollicciano. Il filmato documenta trenta secondi di violenza sessuale compiuta da un uomo, che non è l'arrestato, su un bambino di due-tre anni. L'africano, 22 anni, è un richiedente asilo e si trova in Italia da un paio di anni. Dopo esser stato ospite in un centro di accoglienza, ora risulta senza fissa dimora. Nella vicenda è accusato di detenzione di materiale pedopornografico e di diffusione del video, oltre che di spaccio di stupefacenti e di resistenza per aver tirato calci ai poliziotti quando lo fermavano per il controllo.
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