Firenze, via del Corso, pieno centro storico all'ombra del Campanile di Giotto. Una strada storica che non ha subito l'invasione di internet point ed il fiorire di esercizi che offrono, al turista sprovveduto, quel genere di articoli che si può riassumere con una sola parola: ciarpame. Qui sopravvivono storiche “botteghe”, come Foto Locchi, che vanta un archivio di immagini che parte dal lontano 1934.
"Da martedì prossimo i restauratori dell'Opera di Santa Maria del Fiore cominceranno i controlli della parte terminale del Campanile di Giotto di Firenze, utilizzando una piattaforma montata su autogru che è ritenuta la più alta esistente in Italia e che permetterà di giungere fino alla sua sommità, di oltre 84 metri". Bene, bravi, bis, chapeau! Che meravigla sapere che l'Opera del Duomo tiene tanto ai suoi monumenti e li protegge dagli agenti atmosferici, siamo commossi! Ma l'interno del Campanile chi lo controlla? Chi lo protegge dalle bestie che ogni giorno lo violentano? Nessuno! Oltre tre mesi fa, Il Sito di Firenze denunciò
“Se volet ber un po' d'acqu refrigerat, per mitigar la calur estiv, andat in Piazz della Signor, lì ci si disset a uf!”. No, ci si siamo bevuti il cervello, né siamo stati colti da un attacco di dislessia fulminante, ci siamo semplicemente ispirati alle didascalie che fino a pochi giorni fa ricoprivano il lato sinistro del discusso fontanello di Piazza della Signoria.
Firenze, 2 giugno 2011, in un caldo pomeriggio estivo la Loggia dei Lanzi rappresenta un luogo di sosta ideale per ripararsi dalla calura, ma anche per dedicarsi ad uno dei passatempi preferiti di chi visita le bellezze della Città del Fiore: sfregiare i momumenti. Pur essendo presidiate da uomini della sorveglianza ed almeno tre telecamere, le basi dove poggiano le statue dei Maestri sono meticolosamente incise: simboli nazisti, anarchici, messaggi politici e d'amore.
Vergognosa scritta contro il Sindaco di Firenze Matteo Renzi. "Renzi boia, mostro di Firenze" è questo il testo del messaggio lasciato da mano ignota che oggi pomeriggio campeggia ancora su un muro di uno stabile che fa angolo con via Ghibellina in pieno centro cittadino.
Dopo "l'assalto" di striscioni e scritte di stanotte, alle 12 di stamani l'Artemio Franchi è già stato "ripulito". Anche la scritta, fatta con uno spray Viola, proprio all'ingresso della sede al numero 4 di Viale Fanti, che recitava "D.D.V. vendi la Viola, non i campioni!" è stata ricoperta con vernice verde della stessa tonalità delle cancellate dello stadio.
«Padoin boia». Questa la scritta murale indirizzata al prefetto di Firenze, Paolo Padoin, e rinvenuta in via Colletta, nella zona di piazza Beccaria. L'episodio, scrive oggi 'Il Giornale della Toscanà, risale a giovedì pomeriggio. Sul posto sono intervenute Digos e Scientifica. La scritta è stata cancellata immediatamente.
E' stata una giornata di grande mobilitazione per i gruppi autonomi facenti capo allo spazio Guernica. In fin dei conti lo avevano anticipato e sono stati di parola.
Recentemente Publiacqua ha reso noti i dati sui consumi dei "Fontanelli" installati in varie zone della città, che testimoniano il gradimento da parte dell'utenza. Prossimamente ne verranno realizzati altri ed alcuni degli esistenti saranno modificati per poter erogare anche acqua gassata. Purtroppo gli incivili che scorrazzano per il suolo fiorentino sono sempre pronti a dare manifestazione della loro stupidità, infatti solo i fontanelli che sono in aree protette da cancellate che vengono chiuse nelle ore notturne, si salvano da imbrattature ed affissioni abusive.
Durante la scorsa notte alcuni militanti del centro sociale Guernica hanno affisso manifesti sugli edifici che ospitano le sedi modenesi di Cisl, Uil, Confindustria e Unicredit, oltre che ai cancelli della Maserati. Nei cartelli accuse ai dirigenti degli enti in questione, responsabili, secondo gli autonomi, della crisi sociale ed economica in cui il paese versa.
Ecco le foto che documentano le scritte, prima di essere cancellate dagli addetti del Comune, apparse nella nottata al Salviatino, Villa Triste ed il Cimitero di Trespiano.
Si tratta di alcune svastiche disegnate a vernice spray nera e di alcune scritte corredate da una croce celtica, espressione di qualche vandalo che ha imbrattato nella scorsa notte le colonne e i muretti di alcune abitazioni di via Terranova, a pochi metri dal centro commerciale La Rotonda.
Oggi si celebra la Giornata della Memoria, tra qualche giorno quella del Ricordo. Ma le celebrazioni non bastano, forse finiscono addirittura per diventare un rito annuale, una ricorrenza da calendario, dovuta e persino stanca. E se l'intento, certamente nobile, è quello di tramandare e conservare il ricordo di un avvenimento atroce che funga da monito alla nostra come alle generazioni a venire, è vero però che alla memoria, soprattutto dei più giovani, serve molto più di un appuntamento istituzionale a scadenza regolare.
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