Mentre imperversa la divertente gara sull'ipotesi di disegno architettonico del nuovo stadio della Fiorentina, malgrado Rocco Commisso non abbia ancora presentato un atto formale che manifesti la reale intenzione di realizzare l'impianto (a Firenze o altrove), indubbiamente la strada che prevede la struttura dedicata al calcio alla Mercafir ha guadagnato punti.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha risposto al collega Emiliano Fossi (primo cittadino di Campi Bisenzio) illustrando un cronoprogramma suddiviso in 10 punti per arrivare ad ultimare lo stadio viola in 48 mesi nell'area Mercafir di Novoli. Riqualificazione dei mercati generali nel comparto nord e a sud l'impianto sportivo, che sarà di proprietà poiché, attraverso un bando pubblico, verranno venduti i lotti dei terreni che una variante urbanistica (tuttora in essere) dell'allora sindaco Matteo Renzi prevede nuovo stadio e strutture commerciali, turistico-ricettive e direzionali.
Un cronoprogramma in 10 punti assai spedito, sul quale Il Sito di Firenze pone altrettanti quesiti; di alcuni immaginiamo la risposta, su altri avremmo bisogno di chiarimenti. L'unica certezza, come ribadiamo da settimane, è che il patron della ACF Fiorentina Rocco Commisso sceglierà quale strada intraprendere dopo un'attenta valutazione da parte dei suoi tecnici di fiducia e certamente non si farà suggestionare dalla gara tra primi cittadini a chi indica tempi più corti.
Di seguito le dieci domande sull'ipotesi nuovo stadio alla Mercafir.
1 – Come mai dopo aver negato (nelle prescrizioni della delibera che dichiarava la pubblica utilità dello studio di fattibilità presentato nel luglio 2014 dalla vecchia proprietà di ACF Fiorentina di nuovo stadio e strutture connesse) la possibilità di acquisto delle aree destinate a commerciale e turistico-ricettivo, adesso si offre la possibilità di acquisire un'area che garantisce il diritto di proprietà per stadio ed eventuali opere connesse?
2 – Come mai dopo aver dichiarato in più occasioni che la Mercafir si spostava a prescindere dalla costruzione del nuovo stadio, si torna all'ipotesi avviata da Renzi nel 2012?
3 – Come mai non si mette in vendita solo l'area di pertinenza dello stadio, mantenendo di proprietà pubblica le superfici le cui destinazioni d'uso prevedono commerciale, turistico-ricettivo e direzionale, per sfruttarle eventualmente in futuro (da parte della Pubblica Amministrazione) per strutture che potrebbero risultare utili a tutta la città e non solo agli appassionati di calcio?
4 – Come mai si è perso tempo a valutare anche l'ipotesi ristrutturazione del Franchi (prevedendo una scontata opposizione della Sovrintendenza ad un restauro radicale) e non ci si è da subito concentrati sull'opzione Mercafir?
5 – Come mai, vista la previsione manifestata da tre sindaci (Domenici, Renzi e Nardella) di dotare Firenze di un nuovo stadio, non è stato richiesto negli anni scorsi al MIBAC il decreto che stabilisce cosa ricade sotto tutela dello stadio Franchi in previsione di una inevitabile ristrutturazione che ne consentisse uno sfruttamento periodico per salvarlo dall'abbandono e dal degrado?
6 – Come mai se per l'ipotesi Campi Bisenzio si prevedono verosimili lungaggini che portano a ipotizzare che i tempi previsti dal Sindaco Emiliano Fossi siano troppo ottimistici, per liberare l'area di intervento alla Mercafir (dove dovrebbe ricadere lo stadio), si prevede di compiere tutta la progettazione del nuovo mercato, la gara pubblica di affidamento dei lavori e la realizzazione del primo lotto di ricostruzione del CAP che libera l'area di pertinenza dello stadio in soli 24 mesi? Le previsioni di Nardella non sono assai ottimistiche come quelle del collega Fossi?
7 – Come mai se per iniziare i lavori alla Mercafir le prescrizioni della variante “Renzi” imponevano di aver già completato determinate opere infrastrutturali, solo oggi si prevede di modificare la variante stabilendo che le opere siano terminate in coincidenza con la fine dei lavori per lo stadio?
8 – La stima dell'area sud della Mercafir di circa 22 ettari (da mettere a bando per l'alienazione) può essere inferiore al valore stabilito da una perizia del gennaio 2015 che indicava come circa 19 milioni di euro il costo per la monetizzazione del comparto nord (di superficie decisamente inferiore rispetto ai 22 ettari del comparto sud)?
9 – In ogni caso la stima del comparto sud sarà determinata in base agli immobili esistenti (strutture mercatali) o alle previsioni della variante “Renzi” (stadio, commerciale, turistico-ricettivo e direzionale)?
10 – Cosa prevederanno le clausole di salvaguardia per l'acquisto da parte del privato che si aggiudicherà il bando pubblico in caso di ritardo nella consegna dei terreni liberi dalle attività mercatali che dovrebbero avvenire entro il tempo limite di 24 mesi?
Donato Mongatti
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