Un edificio di proprietà pubblica in cui saranno presenti alloggi Erp e appartamenti per housing sociale dove mettere insieme diverse tipologie di persone e famiglie fragili affinchè la condivisione degli spazi e la progettazione di percorsi condivisi e solidali possa aiutare ogni famiglia a superare le difficoltà e ritrovare una propria strada verso l’autonomia.
È il nuovo progetto, unico a livello regionale, denominato “Fa la casa giusta”, che prenderà il via a Campi Bisenzio nell’immobile di proprietà comunale in via Sant’Angiolo a Lecore, dove sono attualmente presenti 4 appartamenti di edilizia residenziale pubblica e 4 alloggi volano in risposta all’emergenza abitativa ad oggi da risistemare. In questi appartamenti, una volta recuperati grazie all’intervento congiunto del Comune di Campi Bisenzio, di Casa Spa e di Auser Abitare Solidale, e con il contributo della Fondazione CR Firenze, verrà attivata una sperimentazione unica in Toscana che prevede, appunto, la compresenza di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (4 alloggi) e di appartamenti destinati a interventi di abitare sociale (altri 4 alloggi). In questi ultimi l'associazione Auser Abitare Solidale avvierà un intervento innovativo in risposta al disagio abitativo con una logica di integrazione ai tradizionali servizi pubblici e del privato sociale, e in un'ottica di gradualità dell'intervento.
“Ad oggi il disagio abitativo si presenta in forme molteplici - ha spiegato Gabriele Danesi, coordinatore di Auser Abitare Solidale - interessando nuovi profili sociali. La complessità di questo fenomeno rende sempre meno efficaci gli interventi sinora messi in campo, dall'Edilizia Residenziale Pubblica che ha un livello di soddisfazione tra domanda e consegna alloggi pari al 2,3%, al sistema delle accoglienze rivolto a singoli o nuclei in condizioni di vulnerabilità. In queste strutture, organizzate in base ai servizi offerti e alle caratteristiche dell'utenza in prima e seconda soglia di ospitalità, vengono accolte indistintamente sia persone prive di risorse personali, sia utenti che hanno un reddito, ma che sono escluse dal diritto alla casa o per la loro provenienza, o per l'assenza di solide garanzie economiche. Se si pensa che nella stragrande maggioranza dei casi il costo dell'accoglienza è a carico degli Enti Pubblici, si capisce quanto sia necessario riorganizzare le azioni a contrasto e a prevenzione della povertà abitativa secondo principi di modularità, progressività e adeguatezza. Per questo, attraverso il progetto Fa la casa giusta abbiamo deciso di lanciare una terza soglia di accoglienza, rivolta a tutte quelle persone che stanno per riconquistare la propria autonomia, ma necessitano di un ulteriore periodo di sostegno, utile per non tornare indietro”.
In sintesi il modello di terza soglia prevede periodi di accoglienza più lunghi - sino a 36 mesi - a favore di singoli o famiglie segnalati dai servizi sociali del Comune, senza un costo per l'Ente Pubblico in quanto le spese relative alla singola abitazione verranno coperte dagli ospiti stessi. Oltre alla gratuità dell'intervento, ulteriori elementi innovativi sono la continuità del percorso di autonomia degli ospiti curato dai servizi sociali e da Auser Abitare Solidale, nonchè l'intervento di recupero e riqualificazione urbana dell'intero immobile.
Ma c'è di più: ulteriore obiettivo del progetto è anche quello di promuovere un servizio di portierato sociale, rivolto a tutti i residenti, che prevenga situazioni di conflitto tra inquilini, valorizzi le relazioni interpersonali e incentivi forme attive di autogestione e manutenzione ordinaria dell’immobile e dell’area verde circostante; per raggiungere questi risultati verrà impiegato personale specializzato in processi di abitare collaborativo, community building e mantenimento della comunità di residenti, realizzati medianti un calendario di incontri, riunioni, occasioni ricreative e conviviali. In programma anche la possibilità di incentivare forme attive di autogestione e manutenzione ordinaria dell’immobile e dell’area verde circostante.
"Con la realizzazione del progetto “Fa la casa giusta” - spiega l'assessore al welfare Luigi Ricci - continua il percorso del Comune di Campi Bisenzio che da una parte si concentra sui bisogni delle persone sul tema casa con i progetti già esistenti e dall'altra individua nuove progettualità che danno risposte innovative a tali bisogni, in chiave di collaborazione e comunità".
"Campi Bisenzio ancora una volta luogo dell'innovazione sociale e di governo - commenta il Sindaco Emiliano Fossi - con questo progetto, unico nel suo genere, si avvia un percorso nuovo volto a dare soluzioni alle diverse problematiche che diventano sempre più complesse. Un percorso di collaborazione virtuosa tra Comune, Casa spa, Auser Abitare Solidale e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che credo aprirà strade nuove per molte altre realtà".
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