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Intervista esclusiva

Giorgetti: “Tramvia, Linee 2 e 3 in funzione a giugno. In futuro ipotesi servizio h24”

L'Assessore spiega a Il Sito di Firenze il piano che ridisegnerà l'intera mobilità pubblica cittadina e cambierà le abitudini dei fiorentini
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Tra pochi mesi a Firenze entreranno in servizio le linee 2 e 3 della Tramvia che collegheranno la zona della stazione di Santa Maria Novella con l'aeroporto di Peretola (Linea 2) e l'ospedale di Careggi (Linea 3).

Con le due nuove linee, che si aggiungeranno a quella già in funzione, si prevedono ogni giorno 10.000 auto in meno in circolazione sulle strade cittadine.

Ne abbiamo parlato in una lunga intervista esclusiva con l'Assessore ai Lavori pubblici e trasporto pubblico locale Stefano Giorgetti.

 

Quali i tempi e le criticità per completare le opere, quando l'entrata in funzione? L'Assessore Giorgetti, oltre alla stretta attualità, spiega come cambierà la mobilità di Firenze, dove in futuro, una volta completato l'intero sistema che raggiungerà anche Bagno a Ripoli e Rovezzano, ipotizza un servizio attivo 24 ore su 24.

 

 

 

Assessore Giorgetti, quali sono i tempi di completamento delle linee 2 e 3 e i tratti più complessi da ultimare?

 

“Abbiamo un cronoprogramma che prevede il completamento della sede tranviaria a fine febbraio e poi una serie di sistemazioni urbane nei successivi tre mesi, come parcheggi, aree verdi e tutte quelle parti che non riguardano le sedi di collaudo e di pre-esercizio dei convogli.

Ad oggi abbiamo questi tempi, anche se sappiamo che ci sono un po' di problemi su viale Belfiore dove ci sono dei ritrovamenti archeologici ritenuti estremamente interessanti che potrebbero far slittare di una settimana-dieci giorni il termine dei lavori che, per adesso, rappresenta l'unica incognita che abbiamo sulle linee e che chiaramente è indipendente dalla volontà delle imprese. Ci sono altri ritrovamenti nella zona di piazza dell'Unità, ma lì non abbiamo segnalazioni di particolari criticità. A fine gennaio faremo un ulteriore incontro con tutte le imprese per capire lo stato dei lavori, ma per ora rimane valido il completamento delle opere a fine febbraio”.

 

 

Fra pochi giorni inizierà Pitti Immagine Uomo, una delle ultime prove di pazienza per i fiorentini, con inevitabili problemi di viabilità in zona Fortezza: sono previste particolari misure per limitare i disagi?

 

“Abbiamo fatto vari incontri in merito ed abbiamo messo a punto una serie di procedure da mettere in atto. La situazione dei cantieri non è più critica rispetto allo scorso anno, anzi, in certi casi è migliore per alcuni aspetti della viabilità: ci sono i presupposti perché la situazione possa essere gestita compatibilmente coi cantieri. Venerdì, l'ultimo giorno di Pitti, quando ci sarà lo smontaggio con 5-600 mezzi che dovranno operare rapidamente, ci sarà il rischio maggiore di disagio. Ma anche su questo è stato fatto un piano che probabilmente è migliore rispetto a quello dell'anno passato, perché abbiamo più viabilità a disposizione: riapriremo la rampa Spadolini ed abbiamo il controviale Strozzi. Certo i problemi possono sempre accadere, anche perché non solo ci sono i cantieri, ma i lavori sono in corso e devono andare avanti per rispettare i tempi e quindi possono insorgere gli imprevisti legati ad un cantiere operativo”.

 

 

I fiorentini però attendono la messa in esercizio, quando potranno usufruire del servizio?

 

“Abbiamo fatto una serie di verifiche rispetto alla tempistica, considerando il pre-esercizio e il collaudo. Ogni tram deve fare un tot di chilometri prima di accogliere i passeggeri, i convogli sono già tutti consegnati in deposito e GEST inizierà a testare i nuovi mezzi anche sulla Linea 1. La messa in esercizio delle linee 2 e 3 è prevista entro il mese di giugno: questo è l'obiettivo che ci siamo dati”.

 

 

Con le Linee 2 e 3 attive si dovrà ridisegnare il trasporto su gomma di ATAF, per evitare le sovrapposizioni dei percorsi e ottimizzare lo scambio bus-tram...

 

“Stiamo già facendo il lavoro di riorganizzazione del servizio su gomma e speriamo di completarla entro il mese di febbraio. L'intervento consiste nel modificare le linee in parallelo tra il tram e la gomma come linee in adduzione, ma anche migliorando il trasporto in tutte quelle zone della città che non sono servite dalla Tramvia e, per quello che sarà possibile, migliorare il servizio il sabato e la domenica. Questo grazie al mantenimento del milione e mezzo di chilometri a differenza del taglio che prevedeva la gara regionale per il trasporto pubblico su gomma. In queste settimane abbiamo degli incontri con i comuni che sono interessati al trasporto pubblico urbano: è chiaro che dobbiamo riorganizzare il trasporto in città, ma stiamo ridisegnando anche il servizio di adduzione con i comuni limitrofi come ad esempio Bagno a Ripoli, Fiesole, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano, Signa e Lastra a Signa. Questo per far sì che a giugno contestualmente alla messa in esercizio delle Linee 2 e 3 della Tramvia parta tutta la riorganizzazione del servizio su gomma”.

 

 

Nel 2017 la Linea 1 Firenze-Scandicci ha superato i 14 milioni di passeggeri, qual è l'obiettivo con l'entrata in funzione delle linee 2 e 3?

 

“37 milioni di passeggeri. È chiaro che ci vorrà un po' per raggiungere questo traguardo, ma l'auspicio è che i passeggeri crescano progressivamente, come è accaduto per la Linea 1. Ma non solo. A tutto questo si somma un interscambio per i bus che non sono urbani. Ci sarà l'adduzione dei bus extraurbani alla Tramvia. Noi faremo un grande progetto sul nodo di interscambio Guidoni dove inizieremo a testare una serie di linee del trasporto extraurbano e regionale, oltre a mantenere per la zona della Leopolda un interscambio per linee che arrivano dal Mugello e, inoltre, stiamo studiando un interscambio per le linee in arrivo dal Chianti”.

 

 

Una rivoluzione che ogni giorno, come annunciò lo scorso ottobre il Sindaco Dario Nardella, oltre a diminuire l'inquinamento, toglierà dalle strade di Firenze 10.000 auto. Messe in fila formerebbero una colonna di 50 chilometri, la distanza che separa Firenze da Altopascio. Cosa significa in termini di traffico?

 

“Significa molto, anche perché le 10.000 auto in meno non si distribuiscono uniformemente nell'arco delle 24 ore, ma si concentrano in certi orari precisi e questo significa evitare, rispetto a certa viabilità, il caos. Le auto non si muovono in città nella stessa maniera. Il traffico pendolare sa dove andare e sa trovare la viabilità alternativa.

Ma c'è anche un traffico occasionale che, rispetto al pendolarismo, rappresenta una percentuale superiore. Se queste categorie usufruiranno del mezzo pubblico andremo a decongestionare la città in particolari orari”.

 

 

Assessore Giorgetti, guardiamo al futuro: una volta che tutto il sistema tramviario sarà completato - con le linee che transiteranno anche nel quadrante Est di Firenze - è ipotizzabile un servizio attivo 24 ore su 24 come nelle grandi città europee?

 

“È una questione di scelta. Per poter viaggiare anche la notte c'è la necessità di avere a disposizione più mezzi, perché ci sono le manutenzioni da effettuare. Se nelle 5-6 ore che durante la notte sono impiegate per effettuare le manutenzioni e le pulizie continua il servizio, inevitabilmente dovrò disporre di più convogli. Quindi crescerebbero i costi di investimento e i costi di esercizio.

Quando il sistema tramviario sarà completato, compreso Bagno a Ripoli e Rovezzano, contiamo di arrivare ad 85 milioni di passeggeri l'anno e quindi, probabilmente, potrebbe valere la pena un servizio h24. Da sempre sostengo che i mezzi pubblici dovrebbero viaggiare sempre e tutti dovrebbero avere un abbonamento in tasca: l'abbonamento potrebbe costare pochissimo e ognuno in qualsiasi momento potrebbe usare i mezzi pubblici risolvendo molto la questione della mobilità. Ma sono cose che non si possono improvvisare, bisogna capire i costi, trovare le risorse e poi si potrebbe fare un servizio sempre attivo”.

 

 

Una volta finite le linee Stazione-Careggi e Stazione-Aeroporto quali saranno i futuri interventi per completare la rete su ferro?

 

“Entro la fine del 2019 si partirà con la Linea Lavagnini-Libertà-San Marco e quindi con l'alternativa per il centro storico. Per la Linea 4 Leopolda-Piagge la partenza è prevista entro la fine del 2020 e gli accordi prevedono che sia finita entro un paio d'anni; la rendicontazione deve essere fatta entro il 2023. Le stesse date, all'incirca, valgono per l'estensione della Linea 2 a Sesto Fiorentino.

 

 

Quindi per quanto riguarda il passaggio in Centro Storico è tramontata l'ipotesi del sottoattraversamento?

 

“È un'ipotesi ancora in campo, la valuteremo, ma ci sono una serie di problemi al riguardo e ad oggi rimane valido quanto approvato sia per quanto riguarda la variante al Centro Storico, sia per i progetti di collegamento con Bagno a Ripoli e Rovezzano”.

 

 

Sta dunque prendendo forma una rivoluzione del trasporto pubblico cittadino, ritiene che cambieranno le abitudini dei fiorentini e che in molti passeranno dal trasporto privato a quello pubblico?

 

“Sì, ma ci vorrà del tempo, non sarà una cosa immediata. Non possiamo pensare che si parte a giugno ed a luglio ottenere già i risultati, ci sarà un periodo di assestamento, ma poi funzionerà meglio tutta la mobilità. Noi come Amministrazione faremo delle politiche che vanno in questa direzione, perché non si tratta di mettere solo in funzione la Tramvia e i bus, ma di fare una politica generale della mobilità, come quella che stiamo attuando sull'aspetto dei parcheggi.

Sarà sempre più difficile arrivare in centro con l'auto privata e sarà sempre più facile fare l'interscambio tra la macchina e il mezzo pubblico. Questo è il nodo della questione”.

 

 

Donato Mongatti

 

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