Gennaio è il mese di David Bowie, l’uomo che cadde sulla terra proprio l’8 gennaio del 1947, lasciando per sempre la sua impronta nel mondo, come settembre è quello di Marc Bolan, considerato il fondatore del glam rock, ripreso poi dal discepolo di Brixton.
L’innovazione nello stile, la teatralità e la sperimentazione, il desiderio di fuggire in una fantasia lontana, accompagnati nel viaggio da pilastri culturali come Tolkien, C.S. Lewis e Nietzsche: questo è il glam rock dei T. Rex e Bowie.
“Marc Bolan & David Bowie: a Tribute to The Madmen” - presentato a Hard Rock Cafe Firenze domenica 14 gennaio alle 17.00 - parte proprio da qui, dall’omaggio a due geni assoluti della musica, due amici, due starmen caduti sulla terra per regalare emozioni con capolavori immutabili nello spazio e nel tempo, capaci di influenzare generazioni di musicisti.
Un progetto che ha impiegato ben due anni per essere realizzato e che raccoglie venticinque band provenienti da tutto il mondo per onorare il camaleontico estro di due tra i più grandi artisti, cantanti sarebbe un termine riduttivo, che l'Inghilterra ci abbia mai regalato e che il destino ci ha portato via troppo presto.
A fare gli onori di casa sarà Gianni della Cioppa, una delle firme più autorevoli del giornalismo musicale italiano, collaboratore delle riviste Classic Rock Lifestyle, Classix, Classix Metal e coautore di varie enciclopedie del rock e di monografie tra cui quella dedicata a Steve Sylvester, leader dei Death SS. Con lui, quattro ospiti di eccezione presenti nel tributo con le loro band: Steve Sylvester, cantante dei Death SS, tra le poche rockstar italiane ad avere esposte le proprie memorabilia in un Hard Rock Cafe (proprio quello di Firenze), Iacopo Meille, cantante dei General Stratocuster and The Marshals, delle leggende della NWOBHM Tygers of Pan Tang, Damn Freaks e dei Norge, la tribute band dei Led Zeppelin, Mickey E. Vil, cantante dei Mugshots e Freddy Delirio, tastierista dei Death SS, cantante degli H.A.R.E.M. Completa il parterre degli ospiti Massimo Gasperini, fondatore della Black Widow Records, una tra le più longeve e sperimentali etichette indipendenti italiane.
Steve Sylvester, luglio 2016: “Sono sempre stato un grande fan sia di Marc Bolan e dei suoi T.REX sia di David Bowie. Quando mi è stato chiesto di scegliere un brano di ognuno di loro da reinterpretare con i miei DEATH SS, ho avuto non pochi problemi per operare una scelta. In pratica amo più o meno ogni canzone di questi due fantastici artisti e sono tanti i ricordi che legano la mia giovinezza a qualcuno dei loro Hits. Così alla fine mi sono lasciato trasportare semplicemente dall'istinto! Per Bolan ero rimasto indeciso fino all'ultimo tra "Metal Guru", il primo brano dei T.Rex che ascoltai da adolescente (e che corsi subito ad acquistare su 45 giri) e "20th century Boy", il loro pezzo forse più accattivante, quello dotato di un riff semplice ma micidiale, di quelli che non puoi più scordare! Alla fine ho optato per quest'ultimo, cercando di riproporre alla mia maniera quell'inconfondibile magia che Marc ci ha saputo comunicare attraverso quei celebri solchi. Per omaggiare Bowie ho invece pensato di riproporre uno dei suoi singoli meno conosciuti, (almeno qui da noi) ma che, essedo stato scritto (assieme a Giorgio Moroder) per la colonna sonora di un film dell'orrore, trovavo molto in linea con il mood "deathessessiano", vale a dire "Cat People (Putting Out Fire), brano che mi aveva già stregato nel 1982, durante la visione al cinema del film "Il bacio della pantera". Così ho chiamato i ragazzi della band (che ovviamente conoscevano già benissimo entrambe le canzoni) e ci siamo rinchiusi in studio. Ho semplicemente detto loro di chiudere gli occhi e pensare per un attimo di non star suonando con Steve, ma con Marc e David, come se in quel momento io fossi solo il tramite dei loro spiriti immortali”.
Il prezioso cofanetto tributo contiene quarantanove canzoni. Tra le partecipazioni: Danse Society, Il Segno del Comando, Witchwood, Bari Watts, Adrian Shaw (Ex Hawkwind), The Mugshots, Death SS, Freddy Delirio e molti altri.
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