Il 2017, a Firenze, inizia col botto. E’ proprio il caso di dirlo. Tutt’altro che di buon auspicio. Il fatto, ormai, è noto a tutti: una bomba a orologeria posta davanti alla libreria il Bargello, un artificiere che nel tentativo di disinnescarla perde una mano e un occhio. Questa la cronaca in due parole. La crudele stupidità di esseri umani - o sedicenti tali – che si trincerano dietro anacronistiche etichette quale - in questo caso - quella di Anarchici, ha gettato al vento una vita. Mi dispiace, miei cari bombaroli, con Bakunin non avete proprio niente a che vedere; fatevene una ragione, siete soltanto dei vili criminali di bassa lega.
Se madre natura vi avesse dotato di un minimo di attributi, infatti, avreste affrontato quelli che, nelle vostre teste vuote considerate nemici giurati, a viso aperto. L’obbiettivo scelto, poi, la dice lunga: una libreria. Un pericolosissimo luogo pieno di…carta stampata. L’esercizio commerciale è riconducibile al movimento CasaPound, d’accordo. E allora? I libri sono riconducibili a qualcuno? O sono patrimonio di tutti? Che io ricordi le pire librarie erano un’ordalia nazionalsocialista, un falò di “arte giudaica degenerata”. Magari mi sbaglio. O forse, cari anarchici, vi sbagliate voi.
Purtroppo, però, l’attentato della notte di San Silvestro porta con sé altro; un male nostrano da cui non riusciamo a guarire. Il Pressapochismo.
La bomba esplosa all’alba del nuovo anno, infatti, è l’ennesima di una lunga serie. Stesse modalità stesso destinatario. Unica differenza: il risultato. Per la prima volta non saltano in aria solo vetrine e bandoni ma anche occhi e dita, ed ecco, allora, che scattano immediate perquisizioni a tappeto, indagini, interrogatori, controlli in tutta Italia. Scusate, ma era proprio necessario sacrificare un cristiano per decidersi a fare un controllino? Chissà, se dopo i botti precedenti qualcuno pensava bene di perquisire, indagare, sentire, magari il signor Mario Vece aveva ancora tutti gli arti al loro posto. Le cose non sono andate così, e anche se adesso gli siamo tutti sinceramente vicini, tra poco, è fisiologico, dimenticheremo. Lui no. Non dimenticherà.
Paolo Sebastiani, avvocato (nessuno è perfetto!), accanito bibliofilo, ama la Storia che approfondisce con Winston; il suo bulldog inglese. Conduce Elzeviro, in onda in diretta tutti i lunedì alle 21 su TVR Più (Canale 13 Digitale Terrestre).
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